Pezzato: «Sono innocente, fiducia nella giustizia» 

Il presidente dell’associazione cacciatori è indagato per abuso d’ufficio per una sanzione che è stata annullata



TRENTO. Si dichiara innocente e ha fiducia nell’esito delle verifiche che saranno fatte, Carlo Pezzato, il presidente dell’associazione cacciatori del Trentino, indagato dalla procura per abuso d’ufficio. Per la sua difesa si è appoggiato all’avvocato Roberto Bertuol che sta studiando il caso. Ma il punto fermo è l’innocenza di Pezzato: se qualcosa di sbagliato è stato fatto, non è stato lui, non è stata l’associazione a farlo. L’indagine è agli inizi e ha preso il via da un esposto che è stato presentato da un guardiacaccia. Quest’ultimo avrebbe ravvisato un comportamento non consono a quindi sanzionabile da parte di un socio anziano. Il suo provvedimento però non avrebbe avuto effetti «pratici». Da qui la decisione di raccontare la sua versione dei fatti presentandola alla procura. Che ha affidato alla polizia giudiziaria del tribunale le indagini relative. Il primo passo sono state le perquisizioni effettuate sia nella casa di Raossi di Vallarsa di Pezzato, sia nel suo ufficio. Sono stati sequestrati i computer e i telefoni del presidente che ora saranno analizzati per capire se da parte di Pezzato ci sarebbe stato o meno un effettivo intervento per fare in modo che una sanzione fosse cancellata, dimenticata. Perché l’accusa di abuso d’ufficio che è stata prospettata dalla procura della repubblica (l’indagine è seguita dal sostituto procurato Maria Colpani) riguarderebbe proprio la sanzione. Siamo comunque in una fase iniziale dell’indagine e tutti, all’interno dell’associazione, si augurano che la questione si possa chiarire al più presto.

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