Per ridurre i rifiuti? Rammendare i calzini e aggiustare il phon

E’ lo spirito delle proposte antispreco di Amr e Comune di Rovereto. Laboratori per imparare a riparare e menu a chilometri zero



ROVERETO. Dire rifiuti è dire poco. Lo spirito con cui Rovereto aderisce alla settimana europea della riduzione dei rifiuti è il più ampio possibile: rifiuto è anche l’inquinamento, lo spreco, la poca consapevolezza, la mancanza di fantasia. Alla fine, tutto quello che gli anni del consumismo di massa ci hanno inculcato come modello di vita e che la crisi - oggi più della mutata sensibilità - ci spinge a mettere in discussione. Per scelta o per obbligo. Ecco, la via roveretana alla riduzione dei rifiuti si potrebbe interpretare così: mille occasioni per far diventare una scelta e quindi un valore quello che sempre più ci troviamo a soffrire come imposizione.

Dal punto di vista della produzione di immondizie in senso stretto, Rovereto ha già compiuto passi da gigante. Col 75 per cento ampiamente raggiunto, facciamo una delle raccolte differenziate più efficaci in Italia. Col Crm appena inaugurato l’amministrazione pensa di recuperare un altro paio di punti percentuali. L’80 per cento è visto come risultato realistico. Ed anche la qualità della raccolta è migliorata molto. Resta in pratica un solo punto critico: quello dei condomini. Dove i cassonetti generano ancora quel senso di impunità che alimenta il menefreghismo, anche se da parte di percentuali minime di cittadini. Ma anche da lì qualche segnale positivo arrivo: più di 10 condomini hanno scelto di passare al porta a porta per impedire alla maleducazione di pochi di vanificare lo sforzo di tutti gli altri. Nessun condominio invece è stato ancora privato dei cassonetti in seguito alle ripetute irregolarità: a breve si arriverà anche a quello.

Ma tornando alla Settimana della riduzione dei rifiuti, è sulla riduzione del «rifiuto» in senso lato che si lavorerà.

Partendo dal lato pratico. Per esempio con il «Caffè delle riparazioni»: dal 25 al 27 novembre in sala Kennedy all’Urban Center si imparerà a cucinare utilizzando gli avanzi, a riparare o modificare abiti e accessori ed ad aggiustare piccoli elettrodomestici. Dopo un’era in cui quando si bruciava la resistenza si cambiava il forno, è un bel salto. Nello stesso spirito anche il mercatino di prodotti e accessori da materiali da riciclo e, ancora di più, lo «swap party» di domenica 24: un baratto creativo di abiti ed accessori che permetterà di scambiare invece di buttare e ricomprare. In questo contesto, non mancherà quella che è ormai una presenza fissa: la riciclofficina. Con le sue riparazioni gratuite di biciclette (e minicorsi per chi vuole imparare a fare da sè), da mercoledì a venerdì.

Detto che per la parte culturale il piatto forte saranno il film «Trashed», venerdì, e il convegno «Buttiamoci! Da rifiuti a nuove idee», giovedì, da segnalare anche il concorso «Mangiare e non inquinare. Il tuo menù a impatto zero». I partecipanti devono proporre un menù di tre pietanze a basso impatto ambientale. Dalle materie prime alle preparazioni, si deve tenere conto di tutto il «ciclo di vita» dei piatti proposti. Vince quello più rispettoso dell’ambiente. (l.m)

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