Per la reliquia del Papa arrivano 8 mila fedeli

Grande partecipazione nelle chiese di Pozza e Pera per pregare davanti all’ampolla con il sangue di Karol Wojtyla giunta da Lorenzago



VAL DI FASSA. Quasi 8 mila persone, tra cui molti giovani, famiglie e ammalati, hanno reso omaggio e pregato di fronte alla reliquia del Beato Papa Giovanni Paolo II, esposta nelle chiese di Pozza e Pera dal 18 al 21 agosto scorsi. La reliquia è una piccola ampolla di sangue di Karol Wojtyla, estratto nel suo ultimo giorno di vita in vista d'eventuali cure. Dopo la scomparsa del pontefice, il sangue è stato racchiuso in un reliquiario a forma di testo evangeliario, realizzato dallo scultore del vetro Carlo Balljana.

Le preziosa spoglia è giunta in Fassa, la mattina del 18 agosto, da Lorenzago di Cadore, dove Karol Wojtyla ha più volte soggiornato durante l'estate e dove è stato anche creato un piccolo museo con alcuni oggetti appartenuti al Papa. Nella valle ladina la reliquia è stata accolta con grande devozione dal decano di Fassa, don Giuseppe Da Prà, e da molti fedeli, dopodiché si sono succedute per quattro giorni messe e veglie di preghiera.

La parrocchiale di Pozza, fino al 19 agosto, e poi quella di Pera, sino al 21 agosto, sono rimaste aperte ai fedeli, dalle 7 alle 23, per dare la possibilità a tutti di accostarsi alla reliquia. Templi affollati dal mattino a sera: «È stato davvero un po' di Paradiso - ha commentato don Giuseppe - mai avrei pensato che una folla tanto grande potesse essere presente. Quattro giorni di grazia, che hanno visto sfilare davanti alla reliquia numerosi turisti ma anche molta della nostra gente. Abbiamo posto un cesto vicino all'ampolla dove sono state lasciate molte preghiere, la più ricorrente recita: donaci la forza di andare avanti».

Tra le cerimonie più toccanti, la veglia del 20 agosto nella parrocchiale di Pera, animata dai giovani del Decanato, con la testimonianza di suor Roberta Vinerba (protagonista un paio di giorni prima di un incontro della rassegna decanale “Ispirazioni d'estate”), che ha raccontato la storia della sua vocazione.

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