Pellegrinaggio per il volto di Gesù

Lo strano fenomeno in un garage di Sporminore richiama curiosi e fedeli. Perplesso il parroco



SPORMINORE. Tutto è cominciato la vigilia di Pasqua. Era sabato e Albino Wegher, per qualche motivo che non ricorda neanche più, è sceso in garage. E l'ha vista. Una macchia sul muro di mattoni a vista in fondo alla rimessa che sembrava il volto Cristo. «E' il volto di Cristo», dice ora senza tentennamenti malgrado le perplessità espresse apertamente dal parroco del paese. Il fatto è, sostiene Wegher, che nei giorni seguenti alla prima immagine sacra se ne sono aggiunte altre: due angeli in preghiera rivolti verso Gesù, il tavolo imbandito dell'ultima cena, il Calvario con le tre croci.

Da allora casa Wegher, in località Maso Milano a Sporminore, è meta di pellegrinaggio da parte di fedeli e curiosi. «Sono venute tantissime persone e tutte, salvo qualche rara eccezione, sono uscite dal mio garage con la pelle d'oca», afferma Albino, 52 anni, agricoltore e padre di famiglia. Tra i visitatori qualche giorno fa c'è stato anche il presidente della Camera di commercio ungherese, in Valle di Non per affari istituzionali, il quale, raccolta la voce dello strano fenomeno a Maso Milani, ha voluto vedere con i suoi occhi. «E' arrivato accompagnato dall'interprete e da un'altra persona, ed è rimasto colpito proprio come gli altri», aggiunge il proprietario del nuovo “santuario” noneso. Rispetto al quale, però, come abbiamo accennato il primo ad avere dubbi è la voce più autorevole in fatto di questioni religiose della zona: il parroco di Sporminore.

Don Flavio Menapace è stato tra i primi a presentarsi in casa Wegher, quando ancora nella rimessa c’era solo il Gesù, ma al termine del “sopralluogo” non ha pronunciato le parole che Albino Wegher, ormai completamente conquistato dalle suggestioni bibliche sulla sua parete di mattoni, si aspettava. Anzi, il sacerdote ha liquidato la cosa con un sorriso ed un lapidario «E' solo una macchia di umidità».

Invece l'umidità non c'entra nulla, sbotta Wegher forte del test effettuato poi da un ingegnere con idoneo strumento: «In casa mia, che è stata costruita alla fine degli anni Settanta, non ho mai visto traccia di umidità, né in garage né ai piani superiori, e l'ingegnere me l'ha confermato, assicurando che la parete è completamente asciutta». E non si tratta neppure di un affioramento di muffa o di sali, perché, insiste l’agricoltore, se si strofinano le macchie non si modificano di un millimetro. In effetti le immagini sul muro di laterizio sono più chiare (e non più scure come sarebbero se fossero causate da infiltrazioni d’acqua) del fondo color terracotta. Tutte tranne la prima, quella della “rivelazione”. «Solo il Cristo, che ha il capo cinto dalla corona di spine, è più scuro, ma il volto – spiega Wegher - è contornato da un tono più chiaro che disegna un’aureola di luce gialla».

Il cinquantaduenne di Sporminore ora attende che il “suo” Cenacolo sia completato dalle figure degli apostoli, che già cominciano, dice, a palesarsi. Ammette, qualcuno l’ha pure preso in giro, ma lui replica: «Vedi solo se credi». E su questo nessuno gli può dar torto.













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