Pd, i sindaci si schierano con Olivi

Documento degli amministratori locali: «Diamo continuità al lavoro fatto». Il messaggio: la coalizione prima delle primarie


di Luca Petermaier


TRENTO. Nel documento sottoscritto da un nutrito gruppo di amministratore locali del Pd (chi ha partecipato alle riunioni degli ultimi giorni parla di - praticamente - tutti i sindaci dei centri medio-grandi) il nome di Alessandro Olivi non viene menzionato. Eppure è il volto dell’assessore all’industria che si delinea in controluce leggendo nelle righe di questo appello. Del resto, che Olivi stesse (e stia) incontrando gli amministratori locali per rafforzare il proprio sostegno in vista della discesa in campo per le provinciali di ottobre non è un segreto per nessuno. Nei giorni scorsi, in particolare, sembra sia stata decisiva una riunione che si è svolta a Isera e che ha delineato due aspetti politicamente fondamentali nella corsa alla presidenza della Provincia.

Il primo è che gli amministratori del Pd chiedono continuità nel lavoro svolto finora. La chiedono per se stessi, ma anche come metodo di lavoro. Un riconoscimento di quanto gli uomini e le donne del partito hanno saputo produrre per questo territorio. In questo senso l’affinità con l’assessore Olivi è assoluta, lui che da mesi ripete che sarebbe ingiusto non considerare quanto di buono è stato fatto, prima di incamminarsi sul sentiero delle primarie, sentiero che - secondo Olivi - rischierebbe di portare il partito in un salto nel vuoto. «L’impegno riformatore di questi anni - dicono gli amministratori nel documento, in totale sintonia con quanto va dicendo da settimane l’assessore all’industria - va oggi valorizzato e non disperso in un percorso introspettivo sulle procedure e sugli assetti interni al partito. Qualsiasi procedura, determinata all’interno del partito, che non consideri il quadro politico generale e delle alleanze può mettere seriamente a rischio la tenuta del centro sinistra autonomista». Questo significa mettere da parte le primarie? «L’importante è fare una scelta che tenga in piedi la coalizione» - spiega un importante dirigente del Pd. «Le primarie hanno il merito di allargare la partecipazione, ma hanno in sè il rischio di produrre un candidato che non unisce ma che divide. E questo il centrosinistra non se lo può permettere».

Il secondo elemento politico importante che traspare dal documento degli amministratori Pd è la forte richiesta di coinvolgimento nelle future decisioni. «Le difficili sfide che abbiamo di fronte - scrivono gli amministratori - necessitano sempre di più di una responsabilità condivisa, anche tra gli amministratori che nei diversi livelli istituzionali stanno maturando fondamentali esperienze nel governo della complessità del quotidiano. E’ per questo - si legge nel documento - che riteniamo che il Partito Democratico possa arricchirsi maggiormente se valorizza il contributo e la sensibilità dei suoi amministratori, persone che rappresentano orgogliosamente un progetto politico riformista coerente con la storia e le aspettative della nostra comunità». E dunque è per questo motivo che - conclude il documento - è fondamentale «coinvolgere gli amministratori del Pd del Trentino nel processo decisionale».

Infine un ultimo appello politico al partito: «Il Pd ha il dovere di assumere una forte leadership politica in termini di elaborazione di una piattaforma programmatica da condividere con tutti i protagonisti della vita sociale ed economica».













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