Paternolli presidente della Famiglia

È socio della Cooperativa Alta Valsugana da un solo mese. L’assemblea ha bocciato il numero uno uscente Cesare Ciola


di Luigi Carretta


LEVICO TERME. Con un inaspettato colpo di scena, al termine di uno spoglio delle schede conclusosi poco prima di mezzanotte Giorgio Paternolli è stato eletto nuovo presidente della famiglia Cooperativa Alta Valsugana.

L’assemblea che si è tenuta a Levico venerdì sera era chiamata ad eleggere direttamente il presidente della Coop e Paternolli, che è divenuto socio della Famiglia Alta Valsugana giusto un mese fa (si è iscritto per la prima volta il 9 aprile scorso), ha battuto di ben 111 voti il presidente uscente Cesare Ciola, che si presentava per un secondo mandato dopo 3 anni alla guida della Cooperativa, forte peraltro di un bilancio in leggerissima contrazione causa crisi economica, ma ritenuto comunque positivo e che, infatti, è stato approvato all’unanimità, così come le variazioni di statuto introdotte proprio in quest’assemblea.

Il cambio di presidente apre nuovi scenari per gli impegni che la Coop Alta Valsugana ha di fronte a sé, in particolare per la realizzazione del nuovo complesso commerciale sull’area Altinate a Levico, un affare immobiliare da ben 20 milioni di euro e per il quale la Coop sta cercando partner economici per dare il via alla costruzione dato che il socio istituzionale proprietario della società al 50%, la Federcoop, in questo momento sembra avere un po’ “il fiato corto”, come ha riportato nel corso della sua relazione Cesare Ciola.

Paternolli, che risiede a Caldonazzo e di lavoro è impiegato tecnico alla Coster, in Alta Valsugana e non solo è personaggio assai conosciuto per il suo impegno alla guida dei i Nuvola locali, i nuclei di protezione civile degli alpini che negli anni lo hanno visto impegnato su tutti i fronti, dal terremoto in Emilia a quello dell’Aquila solo per citare i due più recenti. Il suo mandato scadrà definitivamente all’inizio del 2015, e qualcuno deve quindi avere pensato proprio a lui per scalzare dal suo posto un presidente, e in parte anche un consiglio direttivo della Famiglia Coop, visti forse come un piglio un po’ troppo manageriale e coinvolti in un operazione immobiliare che qualcuno ha definito dall’esito incerto e rischiosa anche per le solide casse del sodalizio.

Una manovra elettorale partita quindi mesi orsono, se non già all’indomani dell’assemblea dello scorso anno, e che probabilmente spiega il largo margine con cui il neo-presidente ha battuto l’uscente Ciola. Al termine Paternolli ha dichiarato che «mi è stato chiesto da più parti di candidarmi, e dopo averci riflettuto sopra ho accettato».













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