Parto-record: quattro gemelli

Gravidanza straordinaria ad Arco. La notizia anche su Caterpillar, popolare trasmissione di Radio 2



ARCO. Da qualche giorno l'anagrafe del comune di Arco ha quattro arcensi in più. Di per sé nulla di straordinario, se non fosse che questi nuovi cittadini sono nati nello stesso ospedale, il San Giovanni di Dio di Firenze, a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro, e soprattutto sono stati messi al mondo dalla stessa madre. In altre parole sono quattro fratelli gemelli.

L'eccezionale parto plurigemellare è avvenuto lo scorso 22 agosto ma la notizia è stata fornita solo ieri dall'ospedale fiorentino ed è stata ripresa anche dalla trasmissione Caterpillar, su Radio 2. La famiglia protagonista del grande evento è di nazionalità straniera. Il papà, classe 1971, laureato e di professione operaio, è residente ad Arco da otto anni mentre la madre, trentaquattrenne, diplomata infermiera, attualmente casalinga, è ad Arco da quattro. Il medico che li ha seguiti in questa bellissima fase della loro vita ha chiesto di mantenere, per quanto possibile, l'anonimato sulla loro identità. «Adesso hanno bisogno soprattutto di tanta tranquillità – ha spiegato il dottor Martins di Arco – e di starsene il più possibile sereni».

E' stato il dottore, amico di famiglia, a scegliere l'ospedale fiorentino dove il medico ha svolto parte della propria formazione sanitaria. Il San Giovanni di Dio è specializzato nelle gravidanze plurigemellari e pertanto è attrezzato per fronteggiare ogni tipo di eventuale emergenza. «In queste tipologie di parto occorre tenere continuamente monitorata la situazione – ha proseguito il medico – e dopo l'ultima visita di controllo si è deciso di ricoverare la paziente fino al giorno del parto, che è avvenuto con un taglio cesareo, alla trentesima settimana. Tutto è andato per il verso giusto».

Quando sono nati i tre maschi pesavano poco più del chilogrammo (quasi un chilo e mezzo) mentre l'unica femmina all'incirca 900 grammi. La madre (che alcuni anni fa si era sottoposta ad una cura specifica) e i suoi quattro bambini sono rimasti ricoverati in ospedale per due mesi, fino allo scorso martedì - la lunga degenza è stata dettata dallo scrupolo di garantire le cure che necessitano i piccoli nati in parti plurigemellari – fino a quando i sanitari fiorentini hanno dato il via libera alle dimissioni. Mamma e neonati, assieme al papà, hanno potuto, così, fare il loro rientro a casa (per la gioia degli altri due figli che li aspettavano ad Arco) a bordo di un pulmino messo a disposizione dall'Humanitas di Scandicci mentre la onlus Piccino Picciò ha messo a disposizione gli ovetti per il trasportare dei piccoli. (gl.m.)













Scuola & Ricerca

In primo piano