la storia

Parto lampo, e il papà diventa ostetrico

In casa a Cavedine la mamma Elizabeth dà alla luce Gianluca. Non c’è tempo per i soccorsi e il cordone lo taglia il marito



CAVEDINE. Ostetrico, pompiere e genitore in un solo attimo. Questo è quanto è capitato di fare, nel tardo pomeriggio festivo di ieri, al vigile del fuoco volontario di Cavedine Remo Cattoni. Un pomeriggio che Cattoni difficilmente scorderà. Improvvisato ostetrico perché ha aiutato la moglie Elizabeth Xotta, a far nascere il loro secondo figlio in casa. Un parto in casa tutt’altro che voluto ma, si sa, in certi casi non si possono fare troppi calcoli. Le doglie sono giunte del tutto inaspettate, pur in prossimità del nono mese di gravidanza.

E quindi il celere pompiere ha messo in campo tutto il proprio sangue freddo immediatamente allertando la centrale operativa di “Trentino Emergenza 118”, per far intervenire l'equipe sanitaria che è arrivata in pochi minuti in via Don Negri sull'autoambulanza volante, oltre a quella a quattro ruote partita dall'ospedale di Arco. Ed, infine, Cattoni è stato emozionato genitore che ha visto arrivare il proprio secondogenito, il cui nome sarà Gianluca, e che adesso allieterà anche il fratellino di 2 anni Edoardo. Parto con tanto di taglio di cordone ombelicale, mettendo così bene in pratica le nozioni di primo soccorso che ogni pompiere deve conoscere, per sapere affrontare ogni tipo di emergenza sanitaria o tecnica che sia.

Grande emozione, infine, da parte dei nonni materni Alberto e Rinalda e di quelli paterni Giovanni ed Emanuela, giunti pochi istanti dopo l'inatteso parto. Commossi per il lieto evento andato a buon fine e senza alcun problema di ordine sanitario. La neo mamma è stata comunque elitrasportata all'ospedale Santa Chiara di Trento, con il suo piccolo Gianluca attaccato al seno materno.

Evento eccezionale, per la comunità di Cavedine, come hanno avuto modo di sottolineare gli abitanti del paese, perché erano sicuramente oltre quarant'anni che non nasceva un bambino in paese, visto che ormai tutti nascono in ambito ospedaliero. Per la gioia dei genitori, dei nonni e dell'ufficio l'anagrafe comunale.

(r.fr.)

 













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