Parapiglia con inseguimento in centro

Immigrato minaccia i vigili urbani con un coltello. Poi scatta l'arresto



TRENTO. Parapiglia in centro storico per un immigrato della Costa d'Avorio che prima ha minacciato gli agenti della polizia locale e poi si è dato alla fuga. Inseguito, alla fine è stato bloccato in via Manci ed è stato quindi arrestato per minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Ancora poco chiare le ragioni che hanno spinto il giovane a scappare.

La vicenda inizia alle 15.30 davanti alla stazione dei treni. Lì due agenti della municipale notano due extracomunitari che stanno litigando animatamente minacciandosi vicendevolmente. Si avvicinano per calmare gli animi ma la vista delle divise spinge uno dei due a staccarsi immediatamente e salire di corsa su una macchina e a scappare. L'altro invece resta lì ma quando gli vengono chiesti i documenti, si rifiuta di mostrarli e inizia a scappare a piedi.

Attraversa la strada, costeggia il parco di piazza Dante e quando viene fermato da un altro agente, estrae un temperino con una lama di una decina di centimetri dal calzino e lo fa oscillare - con fare minaccioso, viene raccontato - all'altezza del collo dell'agente della municipale. E inizia a correre nuovamente per vicolo Galasso e qui minaccia un altro vigile e alla fine del vicolo viene bloccato. A terra si lamenta - come raccontano le immagini riprese da una telecamera della Rai - e dice di non aver fatto nulla di male. Ma il fatto di mostrare il coltello e quindi una lama è un reato.

Il ragazzo - come detto si tratta di un immigrato della Costa d'Avorio di 29 anni - viene portato al comando della polizia locale di via Maccani e qui viene seguito l'iter previsto in casi del genere. Alla fine in giovane viene accompagnato nella struttura carceraria di Spini di Gardolo e le accuse che vengono mosse nei suoi confronti sono quella di resistenza e minacce a pubblico ufficiale.













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