«Ospedale? Meglio l’efficienza»

Il Comitato contro lo spreco: «No al progetto faraonico, che sa di propaganda»


di Luciano Chinetti


CAVALESE. La proposta di fare un nuovo ospedale emersa nel corso del dibattito delle scorse settimane non ha convinto più di tanto i cittadini di Cavalese.

Anzi qualcuno ha sollevato grossi dubbi sul fatto che la l’dea lanciata al Palacongressi sia solo un anticipo della campagna elettorale. Ne è convinto lo stesso presidente del Comitato contro lo spreco Giuseppe Spazzali che in una nota esprime tutta la sua perplessità: «In una fase di spending review – scrive Spazzali - un politico dovrebbe farsi una domanda: è meglio un ospedale nuovo o un servizio ospedaliero efficiente? Non vogliamo arrivare con una nuova struttura e un servizio non soddisfacente. Basti pensare - aggiunge - all’ospedale di Mezzolombardo ristrutturato e poi abbandonato. L’ospedale di Fiemme in questi ultimi mesi è stato turbato da continui allarmismi di chiusura di reparti, ridimensionamento dei posti letto, con ristrutturazioni che annunciavano una riorganizzazione logistica più adeguata, sostenuta dal forte fabbisogno nelle stagioni turistiche, d’interventi di pronto soccorso e di ortopedia. E invece – scrive ancora Giuseppe Spazzali – si annunciano opere eclatanti. E quindi è logico pensare che come al solito in prossimità delle elezioni si parli di interventi faraonici, con la conseguenza di buttare alle ortiche quello che è stato fatto finora. Spero che i nostri amministratori locali abbiano fatto dei ragionamenti ponderati sul malumore per la lunghezza delle attese per un esame specialistico particolare, talvolta demandato a Trento. In effetti - sottolinea ancora Spazzali - l’attuale struttura ha bisogno soprattutto di aggiornamenti strutturali. Ma solo di quelli e soprattutto investire sul personale valorizzando la professionalità, altrimenti saremo fagocitati ad interessi vari. I pochi milioni di spiccioli (ha declamato il politico trentino) di differenza tra la ristrutturazione ed il nuovo edificio, 8 milioni di euro (16 miliardi di lire) li preferiamo in verità nel migliorare i servizi per i pazienti».

Un esempio per tutti: «Non penso che i 35 scolari di Masi di Cavalese - rimarca Spazzali - diventeranno più intelligenti perché hanno una super struttura monoclasse che è costata 135.000 euro per alunno. Senza contare – aggiunge – che 6 scolari preferiscono andare a scuola a Cavalese. Ma alla fine - conclude - tutti dovranno spostarsi a Cavalese per frequentare le Suole Medie. L’istruzione si basa su un buon insegnamento e sulla formazione dei docenti e non certo su un nuovo edificio».













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