Omicidio Del Percio, accuse confermate

La Cassazione ha annullato la sentenza solo per il «no» alla continuazione fra l’assassinio e la rapina



TRENTO. Il processo per l’omicidio di Luigi Del Percio torna in aula. Così ha deciso la Cassazione ma si tratta di un rinvio molto parziale legato al «no» deciso in appello in relazione alla continuazione fra l’omicidio e la rapina. Dunque non ci sono dubbi nemmeno per i giudici del terzo grado di giudizio: è stato Lorenc Smoqi ad uccidere e rapinare Luigi Del Percio il 7 gennio del 2009 davanti alla biblioteca di Grigno dove la vittima era andata a ritirare un libro che gli serviva per i suoi studi. Dunque nessun dubbio sulla colpevolezza ma il rinvio (che finirà sui tavoli della corte d’appello di Bolzano) riguarda solo la continuazione fra l’assassinio e la rapina. I giudici trentini di secondo grado, infatti avevano negato questo vincoli sottolineando come fosse impossibile «affermare la sicura riferibilità di tutte le condotte criminose ad un’unica e comune loro ideazione criminosa». E quindi nel calcolare la pena era stata fatta una somma fra i 20 anni di condanna per l’omicidio, i 2 e quattro mesi per la rapina e i tre mesi per il porto abusivo d’arma per un totale di 22 anni e sette mesi . Ora con il possibile riconoscimento della continuazione per i due reati principali, la condanna per Smoqi dovrebbe scendere di qualche mese, fra i 12 e i 24. Ora quindi non resta altro da parte che aspettare la decisione della corte d’appello di Bolzano.













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