Omicidio a Campiglio, ragazza uccisa con due coltellate al cuore: arrestato l'ex fidanzato

Una ragazza di 31 anni, Lucia Bellucci, è stata trovata morta con due coltellate al cuore all'interno dell'auto del suo ex fidanzato, un avvocato di Verona di 44 anni. L'uomo è stato arrestato dai carabinieri di Trento: avrebbe confessato. La vittima l'aveva già denunciato per stalking



MADONNA DI CAMPIGLIO. Non poteva avere esito più tragico il giallo legato alla scomparsa di una ragazza di 31 anni, Lucia Bellucci, che lavorava come addetta del centro benessere allo Chalet del Brenta a Madonna di Campiglio. La ragazza, di cui si erano perse le tracce venerdì sera dopo che era stata vista a cena (al Mezzo Soldo di Spiazzo) con il suo ex fidanzato, un avvocato di Verona di 44 anni, Vittorio Ciccolini, è stata trovata senza vita nell'auto dell'uomo, vicino alla sua abitazione di Verona: evidenti i segni di due coltellate inferte proprio al cuore.

I carabinieri, sul posto, per gli accertamenti, hanno trovato l'uomo (che ha cercato di fuggire dopo aver visto arrivare le forze dell'ordine) e lo hanno portato in caserma a Trento per l'interrogatorio in stato di fermo: secondo le prime notizie che filtrano, l'uomo - in evidente stato confusionale - avrebbe confessato l'omicidio.

Ciccolini, un noto avvocato veronese, ha lasciato alcuni messaggi, anche nello studio legale, con la parola «perdonatemi».  La vittima aveva fatto recentemente una denuncia per stalking.

Dalle prime notizie pare che l'omicidio risalga a venerdì scorso, quando la coppia si era incontrata al ristorante Mezzo Soldo di Spiazzo, non lontano dal posto di lavoro della donna, il centro benessere Chalet del Brenta, a Pinzolo.

La cena al ristorante. "Ricordo molto bene la cena di venerdì scorso, qui nel mio locale, di Lucia Bellucci e di Vittorio Ciccolini. Erano entrambi molto eleganti, sono arrivati verso le 19 e la cosa che più mi ha colpito erano le premure che lui usava verso lei: l'ha consigliata sulla scelta dei piatti e addirittura una volta ha richiamato l'attenzione di un nostro cameriere per sollecitare un piatto di verdure che aveva ordinato la povera signora". Parla così Rino Lorenzi, il titolare del ristorante 'Mezzo Soldo, a Spiazzo Rendena, dove Lucia Bellucci e Vittorio Ciccolini hanno cenato insieme venerdì scorso, 9 agosto, per l'ultima volta prima della scomparsa di lei. "La loro è stata una cena normalissima. Lui addirittura mi aveva chiamato per prenotare un tavolo - spiega Lorenzi - premettendo che era vecchio cliente del nostro locale, anche se io non lo ricordavo. Gli avevamo assegnato un tavolo molto piccolo, in una zona piuttosto appartata, poi abbiamo suggerito loro di spostarsi in un altro più comodo, anche se situato in un'area un pò più frequentata". L'atteggiamento di Ciccolini, spiega il titolare del 'Mezzo Soldo', "era come quello di uno che volesse corteggiare la povera ragazza, anche se per altri versi - sottolinea - poteva essere il comportamento di chi invece si sta dando da fare per cercare di rimettere in piedi un menage, insomma di riconquistarla". La loro discussione per tutta la serata, aggiunge Lorenzi, "è stata pacata, come in una cena romantica. La fine della cena? "A un certo punto si sono alzati, hanno parlato per qualche minuto fitto fitto sotto una pergola adiacente il nostro ristorante e, verso le 23, sono andati via insieme in macchina".

Il paese della vittima. «Conoscevamo bene Lucia, una ragazza che qui era amata da tutti. È una tragedia che ha colpito al cuore la città». Così il sindaco di Pergola (Pesaro Urbino) Francesco Baldelli, appena appresa la notizia dell'omicidio di Lucia Bellucci.













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