Oltrefersina, la minoranza «diserta» il Consiglio

Assenti dall’inizio i rappresentanti di Lega e Forza Italia, usciti a inizio seduta quelli di Civica e M5S. La presidente Dellantonio: «Assurdo non avere confronto»


di Vittoria Brolis


TRENTO. Seduta consiliare senza minoranze in circoscrizione Oltrefersina. Assenti dall’inizio i due membri della Lega e quello di Forza Italia, ha invece abbandonato l’aula per lavoro quello della Civica trentina. Mentre Andrea Zanetti (M5S), unico rappresentante delle opposizioni rimasto, se n’è andato poco dopo l’inizio della seduta sostenendo di essere stato poco coinvolto nella comunicazione all'interno del consiglio. Risultato: è rimasta al tavolo a discutere solo la coalizione di maggioranza. Ma Simonetta Dellantonio (Pd), presidente della Circoscrizione, non ha gradito: «Visti i temi toccati in questo consiglio - ha commentato - è stato assurdo non poter avere un minimo di confronto».

Veniamo ai temi all’ordine del giorno. La circoscrizione Oltrefersina è al centro di un grande rinnovo urbanistico. Da interventi minori come l'installazione di vari sistemi di illuminazione e la costruzione di una ciclabile di collegamento tra via Gramsci e il parco di via Langher (detto del Salé), fino a opere pubbliche di interesse generale come la dismissione dell'ospedale Santa Chiara, mentre il Not, il nuovo spedale, sembra destinato a sorgere in via Maso al Desert. «Cosa fare però dell'attuale struttura?». Questa la domanda della presidente Dellantonio. «Vorremmo spostare il dibattito anche sul futuro di questi edifici nel caso venissero dismessi. Che destinazione dare agli uffici e agli ambulatori di via Degasperi e di viale Verona? Vorremmo poter far parte di un tavolo di lavoro per prendere una scelta comune ma vorremmo prima che un ente amministrativo competente si prendesse carico di una linea politica ben definita». Non è però solo il Not che coinvolge direttamente i territori di Trento Sud. È stato infatti presentato il progetto di una nuova piscina coperta e di un centro wellness da costruire in via Fersina. La piscina Manazzon verrebbe invece convertita in palestra vocata alla ginnastica artistica. «I progetti di costruzione della nuova piscina e di riqualificazione della “vecchia area” - ha proseguito Dellantonio - vanno attuati in contemporanea per evitare che l'attuale impianto cada in disuso. Ci preme sapere se sarà possibile reperire le risorse finanziare sufficienti a questo ingente progetto». L'interrogazione è stata approvata dalla maggioranza.













Scuola & Ricerca

In primo piano