Oggi visita guidata al rifugio antiaereo con «Lavisaperta»

LAVIS. Oggi la popolazione è invitata da"Lavistaperta", visita guidata al rifugio antiaereo fatto scavare dall'amministrazione comunale dopo il primo dei 240 bombardamenti del 15 gennaio 1943....



LAVIS. Oggi la popolazione è invitata da"Lavistaperta", visita guidata al rifugio antiaereo fatto scavare dall'amministrazione comunale dopo il primo dei 240 bombardamenti del 15 gennaio 1943. Saliranno in molti l'erta del Pristol che porta all'ingresso del tunnel, dove gli abitanti si rifugiarono per sfuggire alle bombe che caddero numerosissime sul territorio di Lavis. In attesa del rifugio antiaereo la popolazione si rifugiò nel tratto in roccia della galleria delle rogge situata nei pressi di piazza Loreto e per qualche mese anche nei Canopi a monte della borgata,ma ci fu anche chi, sperando nella tenuta, si recava nelle cantine più profonde delle case di via Matteotti. All'inizio l'allarme aereo veniva dato con la campana, in seguito con la sirena collocata sul tetto della caserma dei carabinieri, allora in via Filzi. Con l'aumentare delle incursioni aeree aumentava anche il terrore della gente che iniziò a servirsi del rifugio ancora prima che fosse concluso. Quando il sinistro sibilo della sirena avvertiva dell'avvicinarsi degli aerei, la gente si precipitava verso il rifugio salendo soprattutto il terzo vicolo del Pristol. Al segnale del cessato allarme la gente usciva all'aperto e si trovava nella nebbia, provocata dal fumo delle postazioni di"fumogeni" per nascondere gli obiettivi agli incursori. Frattanto i bombardamenti si intensificavano tanto che erano più le ore che la gente trascorreva nel rifugio che a casa o all'aperto. Il 19 aprile del 1945 squadriglie di superfortezze volanti angloamericane apparvero in cielo e scaricarono verso il ponte centinaia di ordigni, fu l'ultima incursione, mentre i soldati tedeschi erano in ritirata. Il 4 maggio apparvero i primi carri armati alleati sulla statale del Brennero, la guerra era finita e cominciava il ritorno a casa di coloro che avevano trascorso anni nei vari teatri di guerra europei. Dopo la visita prevista alle10, verso le 11, all'Auditorium, sarà proiettato il film"Parole" con le interviste a coloro che vissero quel difficile periodo.(a.m.)













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