Nuovo Miralago, c’è il bando d’affitto

Roncone, dopo vent’anni di lavori e dubbi la struttura è terminata e diventerà una gelateria. La base d’asta è 12 mila euro


di Ettore Zini


RONCONE. Finalmente c’è il bando. E c’è pure la banda. Che, in quel locale, al piano mansardato, avrà la nuova sede. Per il “Nuovo Miralago” di Roncone, l’esercizio pubblico che si affaccia sul laghetto a lato della statale, dopo anni di attesa, finalmente si vede la luce in fondo al tunnel. Entro l’estate il locale - destinato a “Bar-gelateria- paninoteca”, questo dice l’informativa allegata al bando – potrebbe avere un affittuario. Che non potrà adibirlo a ristorante-pizzeria, come molti si attendevano, ma dovrà sottostare ai rigidi paletti posti dall’amministrazione comunale. «Solo gelati e pasti veloci – conferma dall’opposizione Katia Amistadi – per la contrarietà degli altri locali pubblici del paese». Non appena la struttura sarà arredata, chi si aggiudicherà il contratto di affitto, mediante offerta pubblica al rialzo, potrà aprire i battenti di uno degli spazi più agognati della valle. «La posizione, in fronte lago, è stupenda e se chi lo prenderà ci saprà fare, potrà davvero dare una svolta all’offerta turistica della zona». Di questo, sono moltissimi ad esserne convinti. Anche se meno convincente (anzi davvero criticabile) è la celerità con cui ci si è mossi in questa vicenda - lo abbiamo già scritto - davvero emblematica di un certo modo di gestire i soldi pubblici. La struttura in questione, ex balera e locale di grido negli anni Sessanta, è stata acquistata dal comune da almeno vent’anni. Solo oggi, dopo un iter progettuale di ripensamenti e battute di arresto, è pronta per essere data in gestione. Le date salienti dell’opera sono il 2000, il 2005 e il 2007. Poi è seguita una pausa di riflessione. Nel 2009 è stata completata la parte strutturale. Nel 2012 i parcheggi. I due anni successivi sono stati spesi per l’abitabilità. Nell’ autunno scorso l’appalto degli arredi (circa 83 mila euro, più altri dieci per l’arredatore). Arriviamo a marzo, il 7, giorno in cui l’amministrazione ha partorito il bando. Una storia, a dir poco, infinita. Ora, per chi vorrà concorre, sono a disposizione i moduli. Sono pure su internet. La base d’asta è di 12 mila euro l’anno. L’offerta è ammessa solo al rialzo. Il locale, però, avrà anche un’inquilina inattesa: la banda sociale. La cui sede, troverà inaspettatamente posto nel piano mansardato, destinato originariamente ad appartamento del gestore. Una scelta criticata durante l’ultimo consiglio comunale, conferma Katia Amistadi (Insieme per Roncone) che, non comprende il nesso di trombe e tromboni nel sottotetto dello stabile, pensato originariamente solo in funzione turistica. «Il sottotetto – dice – non è adatto alla banda. E poi, che c’azzecca con un esercizio pubblico di quel tipo?». Punti di vista a parte, dopo un’attesa così snervante (sono passate almeno 4 legislature), il problema è trovare un gestore in grado di farlo funzionare. Il locale è bello. Il posto, con laghetto, piscina e piste ciclabili, pure. È uno degli angoli più suggestivi di tutta la valle. C’è solo da trovare la gestione giusta. Perché, dopo tanti indugi e i quattrini pubblici spesi, un avvio con il piede sbagliato è quanto di peggio potrebbe capitare.













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