lavori alla piscina di mattarello 

Nuovi spogliatoi, ecco cosa non va 

Le proposte del consiglio circoscrizionale per lo sbarrieramento


di Gino Micheli


TRENTO. Il consiglio circoscrizionale ha espresso parere favorevole alla nota inviata dal Servizio gestione fabbricati sui lavori di rifacimento degli spogliatoi della piscina al centro sportivo “M. Zorzi” di Mattarello. Tuttavia l’intervento del presidente della commissione urbanistica e servizi Daniele Postal che ha valutato il progetto di adeguamento raccogliendo anche i suggerimenti di Andrea Facchinelli dell’associazione Astrid sullo sbarrieramento e le effettive necessità da parte di un’utenza con disabilità nei locali in oggetto, il parere positivo è stato accompagnato da una serie di osservazioni lette dal presidente Michele Ravagni e fatte proprie dall’intero consiglio.

Si rileva la mancanza di una zona dedicata al cambio per la particolare tipologia di utenza che non può utilizzare gli arredi standard a disposizione del pubblico, a tal proposito l’installazione di un lettino anche di tipo ribaltabile che a necessità potrebbe essere utilizzato anche come fasciatoio; data la superficie esigua a disposizione si suggerisce di aumentare leggermente la metratura dei bagni per disabili per ricavare giusto lo spazio per il lettino, spostando l’ingresso sul lato nord e specchiando l’allestimento del bagno, in tal modo si garantirebbe all’utenza una piena fruibilità dei servizi.

In merito all’allestimento del bagno, si suggerisce di installare il wc ad un’altezza non superiore ai 40 cm. (minimo per normativa) per facilitare le manovre dell’utente con disabilità e il sanitario non è opportuno sia di tipo lungo ma piuttosto venga utilizzato un modello standard con prolungamento tramite scatolatura della vaschetta.

Si osserva l'opportunità, per la zona della vaschetta “lava piedi” di accesso alla piscina, di creare una zona di accesso separata per sedia a rotelle quale bypass della vaschetta interdetta da un cancello o sbarra; si ritiene opportuno installare a bordo vasca, un sistema di sollevatore fisso, al quale va abbinata una specifica sedia a rotelle adatta per utenze in piscine. Si fa presente inoltre che il lavandino tolto dalla parete adiacente il bagno disabili possa essere ricollocato al posto, nei rispettivi spogliatoi maschi e femmine, della quarta doccia, ritenuta poco usufruibile soprattutto da parte dell’utenza più giovane che necessita dell’aiuto degli adulti; si osserva la mancanza di zone riservate per lo spogliatoio, soprattutto pensate per un’utenza di adulti o anziani, suggerendo di togliere le panchine disegnate nella zona di uscita (a fianco della parete delle docce), creando 3 cabine spogliatoio delle dimensioni di circa 100 per 100 centimetri. Si propone, per motivi di privacy, di predisporre le docce con antine in laminato, come allo stato attuale.















Scuola & Ricerca

In primo piano