paura nella notte

Nomi, ottantenne sparito ritrovato tra le viti

Ore di paura per un ospite che si era allontanato dalla casa di riposo di Nomi e individuato nella notte da un cane da ricerca


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Ore di angoscia per un ottantenne ospite della casa di soggiorno per anziani di Nomi sparito nella tarda serata di sabato. Soltanto verso le due di notte il felice epilogo della drammatica vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso gli operatori della casa Opera Romani e i soccorritori: grazie al fiuto di Orzo, un cane della Scuola provinciale cani da ricerca, l’uomo è stato ritrovato nelle campagne poco distanze dalla Rsa: era in stato confusionale, infreddolito, ma sano e salvo.

Erano pressapoco le 21.30 quando gli operatori della struttura che ospita decine di anziani si sono accorti dell’assenza dell’uomo ospite da pochi giorni. Non era nella sua stanza e nemmeno nelle stanze di altri ospiti. Dal piano dove l’ottantenne ha la sua camera da letto, i controlli si sono estesi a tutto il complesso, sia all’interno che all’esterno. Ma dell’anziano ospite si erano perse le tracce. A quel punto, vista l’impossibilità di trovarlo all’interno dell’edificio, verso le 23 è scattato l’allarme. E con la telefonata al 115 sono stati allertati la Scuola provinciale cani da ricerca guidata da Michele Cesarini Sforza e i vigili del fuoco di Nomi che subito si sono messi alla ricerca dell’uomo.

Dapprima è stato allertato un cane molecolare, poi tre cani da ricerca. Ma il primo giro di controllo non ha dato l’esito sperato. Il cane molecolare, al quale era stato fatto fiutare il rasoio utilizzato dall’anziano, grazie alle prime tracce si è diretto verso sud. Ma poco dopo si è fermato.

Non così le ricerche, invece, che sono proseguite nonostante fosse già notte fonda dopo aver allertato altri tre cani da ricerca. Ed infatti si deve ad Orzo, un cane che ha dato prova in passato delle sue capacità nel ritrovare persone scomparse, se l’ottantenne è stato individuato: senza di lui sarebbe stato impossibile recuperare l’uomo.

I ricercatori si erano divisi in squadre e il cane ha accompagnato operatori della Scuola provinciale cani da ricerca e vigili del fuoco nella campagna sopra il paese. Dapprima sono state individuate le ciabatte dell’ottantenne poi, poco distante, c’era lui disteso tra le vigne, inciampato e scivolato nel buio della notte.

L’uomo, in stato confusionale, alla vista dei soccorritori ha detto che era uscito perché voleva tornare a casa sua. Era intirizzito e bagnato (da poco aveva iniziato a piovere) ma tutto sommato stava bene. Grande il lavoro dei soccorritori per una disavventura finita bene verso le due della notte quando l’anziano è stato riportato in casa di riposo.













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