Nomi delle vie, saltano Mattei e Del Piccolo

Dietrofront sulla Michelin. La giunta: «Azzeriamo tutti i nomi»


Chiara Bert


TRENTO. Il bilancino non ha funzionato. Di fronte allo scontro frontale in commissione sull'intitolazione delle nuove strade della Michelin, arriva la marcia indietro. La giunta propone di azzerare tutto. No alla via dedicata a Gastone Del Piccolo, il sindacalista di destra della Cisnal, come voleva il Pdl. Ma niente via nemmeno per Beppino Mattei, il sindacalista della Cisl il cui nome è legato alla fabbrica di via Sanseverino e alle lotte operaie degli anni'60 e'70. La toponomastica del nuovo quartiere «Le Albere» è diventata un caso politico. E così Giuseppe Mattei, ex assessore comunale Dc, leader delle Acli e dell'Azione cattolica, uomo dell'unità sindacale, è stato trasformato in un estremista di sinistra.

«O tutti e due o nessuno dei due», aveva avvertito Antonio Coradello (Pdl), difendendo il nome di Del Piccolo, protagonista dei controversi fatti del 30 luglio 1970 alla Ignis, «una vittima dell'estremismo». Un aut aut che ha messo la maggioranza di fronte al bivio. Ieri sera vertice di coalizione in vista della commissione toponomastica convocata per oggi sull'argomento. Il presidente Massimo Ducati (Upt) vorrebbe salvare il «parco Michelin» e la «piazza delle donne operaie»: «È importante mantenere un ricordo, gli altri nomi erano invece frutto di una mediazione più o meno felice, è più corretto azzerarli. Del resto c'è un'associazione degli ex lavoratori Michelin che si è detta contraria ai nomi di sindacalisti, occorre tenerne conto».

Gli altri nomi, oltre ai due sindacalisti, sono l'imprenditore Adriano Olivetti e l'architetto Ettore Sottsass. Assente ieri il sindaco Andreatta (impegnato a Belluno), il vicesindaco Paolo Biasioli (Upt) ha fatto un passo in più e ha proposto di azzerare tutto e ripartire da capo, con nuovi criteri. Per esempio nomi di architetti e ingegneri che hanno fatto la storia della città. Una soluzione che dovrebbe disinnescare la mina, ma che non lascia affatto tutti soddisfatti.

Dentro la giunta c'è chi ha fatto notare che «Mattei e Del Piccolo non sono uguali, e in questo modo invece vengono messi sullo stesso piano, è un'abdicazione alla stupidità». E nel Pd molti non hanno digerito il passo indietro sul nome di Mattei. Sul quale lo stesso sindaco Andreatta, lo scorso novembre, aveva dichiarato: «Non so come sia stato possibile accostare al nome di Mattei quello di Del Piccolo. Mattei è stato un uomo di condivisione, non gli sarà dedicata una stradina ma uno spazio significativo». Per ora, però, si registra lo stop.













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