No Tav con le tende in piazza Duomo

Corteo in centro: disagi al traffico davanti alla stazione e in via Brennero



TRENTO. Piazza Duomo come Zuccotti Park. Una trentina di attivisti del comitato No Tav Trentino si sono accampati sotto la fontana del Nettuno. Hanno sistemato quattro tende venerdì, trasformando la piazza in un camping improvvisato, con tanto di bombole e fornelletti da campeggio. Un'occupazione pacifica in segno di solidarietà agli abitanti della Val di Susa che è continuata anche per tutta la giornata di ieri, con tante iniziative. Nel pomeriggio sono state bloccate alcune strade della città con un corteo che è arrivato fino al carcere di Spini di Gardolo, dov'è detenuto Sorroche. Le scene di tensione che arrivano dal Piemonte e da altre zone d'Italia sono lontane anni luce. Qui la protesta è quasi una festa. Ci sono noti attivisti, ma anche studenti universitari che si sono interessati al tema ed un gruppo di mamme roveretane contrarie all'alta velocità in Trentino. Si distribuiscono volantini per informare sui costi e i rischi legati alla Tav, ma si regalano anche fette di torta, rigorosamente fatta in casa. «Ci stanno dimostrando grande solidarietà», dice uno dei ragazzi. «Stamattina ci hanno anche portato una ventina di brioches, caffè e giornali». I manifestanti hanno ribadito il «no», netto e deciso, alla Tav. «Monti ha detto no alle Olimpiadi, può farlo anche per quest'opera assurda», è il pensiero diffuso. Nel corso della giornata un centinaio di persone sono arrivate in piazza Duomo. Dopo il flash mob contro l'omofobia, il pomeriggio è stato più movimentato con la "biciclettata No Tav". Prima ci sono stati alcuni interventi, poi è partito un corteo improvvisato per le vie della città. Da piazza Fiera, i manifestanti si sono diretti verso la stazione delle corriere passando davanti al Castello del Buonconsiglio. Inevitabili ripercussioni ci sono state sul traffico cittadino, soprattutto quando il corteo si è spostato su via Brennero, che è stata percorsa tutta fino al carcere di Spini di Gardolo, dove i manifestanti hanno solidarizzato con i detenuti, ed in particolar modo con Juan Sorroche, arrestato di recente in seguito agli scontri in Val di Susa. Verso le 19.30 sono rientrati alla base, in piazza Duomo, dove era in programma una "cena sociale" a basa di polenta, fagioli, ceci e verdure varie. Sono stati proiettati alcuni documentari sulle «violenze delle forze dell'ordine in Val di Susa», dopodiché è stato lasciato spazio alla musica, prima della seconda notte in tenda all'ombra della cattedrale.

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