Neve ovunque, ma il sale è nel deposito

Strade e marciapiedi invasi dalla coltre bianca e dal ghiaccio. Intanto a Mattarello giacciono centinaia di sacchi inutilizzati


di Luca Pianesi


TRENTO. Quintali di sale accatastati sotto un ponte di Mattarello e intanto in città, a una settimana dall’ultima nevicata e con la prossima che incombe, ghiaccio e neve ricoprono ancora strade e marciapiedi. Negli ultimi giorni i disservizi sono stati molti, in tutta Trento, e ancora oggi gli scivoloni sono all’ordine del giorno, i parcheggi pubblici sono occupati da cumuli di neve e il ghiaccio, ogni notte, si riforma rendendo precario l’equilibrio di passanti e veicoli. All’ospedale storte alle caviglie e contusi da cadute sono stati una costante. E di sale se n’è visto davvero poco. Tanto che domenica anche Beppe Grillo, appena sceso dalla macchina che da Bolzano lo aveva portato a Trento per un comizio, c’aveva scherzato sopra dicendo: «Ma com’è possibile che qui avete tutta questa neve per le strade mentre a Bolzano non ce né? Secondo me gli altoatesini di giorno la spalano, se la mettono sui camion e di notte ve la vengono a scaricare qui. Una città alpina come la vostra non può essere ridotta così a due giorni da una nevicata».

E la carenza di sale s’è sentita in tutta la provincia tanto che a Rovereto il consigliere del Pdl, Ciro D’Antuono, ha portato in consiglio comunale la questione ponendo una domanda di attualità sul “totale fallimento del piano antineve della Provincia”. “Molti cortili delle scuole cittadine – scriveva nel suo documento - sono delle vere e proprie piste di pattinaggio del ghiaccio”. Sicuramente, con la crisi e la penuria di risorse, l’amministrazione ha a disposizione meno mezzi per fronteggiare evenienze come nevicate e allarmi meteo. Ma proprio per questo le centinaia di sacchi di sale che giacciono inutilizzati sotto il cavalcavia tra via della Cooperazione e via Stazione, a Mattarello, risultano essere un vero e proprio mistero. Mistero che s’infittisce, e che sconfina nello spreco, approfondendo la questione: è quello, infatti, un deposito comunale, lasciato totalmente incustodito, senza recinzioni, sbarre né cartelli di nessun tipo.

Molti sacchi sono stati portati via negli scorsi giorni da cittadini che, visti i marciapiedi ancora innevati e i parcheggi ghiacciati, hanno pensato bene di prendersi quel che in fondo è anche loro, ma che non è solo loro. Quei circa 400 pacchi da 25 chili l’uno sono, infatti, stati pagati da tutti i contribuenti che hanno quindi il diritto di veder investite le loro risorse in servizi e prestazioni d’opera a beneficio della collettività. Se nevica e il sale c’è, lo si usi. Se si decide di centellinarlo e di dosarlo perché duri tutto l’inverno o perché si fanno ragionamenti di altro tipo, va bene, ma lo si custodisca. «Quello è un terreno comunale – conferma il presidente della circoscrizione di Mattarello, Bruno Pintarelli – e il sale sta lì per quando nevica. Purtroppo è un luogo incustodito e può capitare che qualcuno se ne porti via un pacco. Io non posso certo fare la guardia notte e giorno e stare lì armato di fucile a sparare alle persone che si portano via un sacco di sale».

I mercatini sono aperti, c’è un bel freddo, Natale è alle porte e la neve continua a imbiancare montagne e città. La ricetta per l’inverno Trentino era quasi pronta. Mancava solo un pizzico di sale.

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