«Nessun sostegno a Rossi, basta politica sottobanco»

Viola (Progetto Trentino): «Capisco che al candidato del Patt piacerebbe, ma non ci interessa. Alternativi al centrosinistra»


di Chiara Bert


TRENTO. «Ma quali mail spedite da militanti di Progetto Trentino per far votare Rossi alle primarie! Non esiste proprio». Il consigliere provinciale Walter Viola, ex Pdl, oggi tra i fondatori di Progetto Trentino con Silvano Grisenti, prova a spazzare via le voci che si sono moltiplicate negli ultimi giorni su un sostegno sottobanco da parte dei grisentiani al candidato del Patt, alle primarie del centrosinistra autonomista di sabato prossimo.

Sul punto Viola è categorico: «Capisco che a Rossi potrebbe far piacere un aiuto, ma non esiste. Una politica sottobanco come mi pare Rossi gradirebbe a noi non interessa affatto, anzi siamo i primi a non volerla». Il consigliere rivendica: «Noi facciamo il nostro percorso che è assolutamente alternativo al centrosinistra e stiamo andando in tutto il Trentino a dirlo». Quanto ai sospetti di un lavorio degli ex Upt passati con Pt per danneggiare il loro ex partito e scardinare il centrosinistra, Viola punzecchia il partito di Dellai: «L’Upt si è già danneggiata da sola, prima proponendo Pacher, poi Schelfi, poi andando a cercare Mosna, Andreatta e Merler. E infine ripiegando su Gilmozzi, se fossi stato in lui non avrei mai accettato di essere candidato». Il giudizio sul centrosinistra è drastico: «Ci sta portando su crinali pericolosi per la tenuta del nostro sistema autonomistico, con spese assurde e una totale mancanza di sobrietà nelle scelte. Ecco perchè non si può pensare che chi ha fatto queste scelte fino ad oggi, in particolare i tre assessori candidati di questa giunta, possa inaugurare una nuova stagione di riforma dell’autonomia che è indispensabile. Anzi, chiunque vincerà dei tre dovrà inevitabilmente difendere il già deciso, su tutto le Comunità di valle, le mille società partecipate della Provincia, fino a Metroland». «Noi il nostro programma lo abbiamo, i contenuti non li abbiamo appaltati a qualche professore universitario», incalza Viola.

Ma se le porte verso il centrosinistra sono chiuse, Pt pare chiuso anche al dialogo con il centrodestra: «Lì c’è una situazione molto confusa e poco costruttiva». Dunque la partita che i grisentiani proveranno a giocare sarà un’altra, «del resto alle ultime politiche Pd e Pdl non hanno raggiunto da soli neanche il 50% dei consensi», «siamo consapevoli - ammette il consigliere - che «Progetto Trentino non è autosufficiente». «Ci saranno almeno 4-5 liste a sostegno del nostro candidato presidente, liste che nel 2008 non esistevano». Un candidato presidente che ad oggi ancora non è stato individuato, e per non sbagliare Pt attenderà l’esito delle primarie del centrosinistra. «Ma noi ragioniamo a prescindere - avverte Viola - abbiamo molte disponibilità autorevoli». Due le caratteristiche del futuro candidato: «Non sarà più un uomo solo al comando, com’è stato fino a oggi con Dellai nel bene e nel male. Dovrà essere un uomo che sa valorizzare una squadra. E dovrà essere un nome condiviso e non imposto da nessuno, rispetto ai nostri interlocutori». Insomma potrebbe anche non essere Grisenti.

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