Nella notte di S.Silvestro arrivano due fiocchi rosa

Al Santa Chiara è Giada l’ultima nata, alle 23.25, Isabella la prima, all’1.19 Rispetto al 2000 più di 500 nascite in meno. A Trento oltre la metà delle culle


di Claudio Libera


TRENTO. Sono rosa i fiocchi scesi su Trento, perché questo è il colore dell’ultimo e del primo vagito che hanno salutato il “neonato” 2016 ed il 2015 che se ne andava. Un anno, quello passato, che ha visto nascere 4.533 bambini, 47 in meno rispetto a quello precedente, secondo un trend di calo che si conferma (nel 2000 i nati erano stati 5.055). Di origine straniera un bimbo su quattro. Al Santa Chiara il 53% delle nascite, 2.389, seguita da Rovereto (979) e dagli ormi famosi ospedali di valle: Cles (432), Arco (384), Cavalese (259)e Tione (137).

A Trento due le femminucce che hanno visto la luce nel reparto di ostetricia e ginecologia del Santa Chiara, rispettivamente alle 23.25 ed all’1.19. Si tratta di Isabella e di Giada, di 3.670 e 2.980 grammi, ambedue venute al mondo con parto spontaneo. Ma senza rispettare la data prevista per l’arrivo, come hanno raccontato gli emozionati genitori, con due storie diverse, anche per la residenza delle famiglie, una a Carisolo, l’altra a Trento. «Isabella avrebbe dovuto nascere il 6 gennaio ma non volendo essere una Befanina… ha deciso che la data migliore era il primo giorno dell’anno!»: lo confida con un sorriso mamma Atena Andries, rumena, come il marito Ion Ghioculescu, di prfessione muratore. «Ci siamo conosciuti in Trentino 10 anni fa ed abbiamo sempre risieduto in Val Rendena; nel pomeriggio dell’ultimo giorno dell’anno ho capito che il momento si stava avvicinando e con mio marito ci siamo recati all’ospedale di Tione. Poi, verso le 16, siccome non era ancora iniziato il travaglio ed alle 18 la sala parto avrebbe chiuso, mi hanno portata a Trento in ambulanza. E qui il parto; poi ho avvertito mio marito che era a casa con l’altra figlia, Larissa di 2 anni e 10 mesi, l’ha affidata ad una cugina che abita a Carisolo ed è venuto da me». Atena, che è baby sitter, ora “lavorerà” a casa sua. Sorride alla piccola, dalla folta capigliatura nera: «Ora smetterò di avere bruciore di stomaco!» spiega, indicando i suoi capelli.

Sempre nella stanza n. 2, Francesca Frieri, del Bleggio, con accanto il marito Efrem Girardi originario di Cimone ma residenti a Trento. La loro Giada - primogenita - è stata l’ultima nata del 2015. «Mia moglie – racconta Efrem mentre lei si è recata nel nido a riconsegnare la piccola Giada – è assistente alla poltrona in uno studio dentistico, io mi occupo di aste giudiziarie. La data indicativa di nascita era passata ma Giada ci ha fatto lo scherzo ed ha preteso pure per noi un po’ di notorietà».

Detto di Isabella, che sarebbe dovuta nascere a Tione se non fossero intervenute le nuove normative in materia, per Rovereto l’ultimo nato è stato un maschietto di nome Yliass, mamma del Marocco, venuto alla luce il 31 alle 21.45. Il primo nato nella città della Quercia è Erik, mamma di Rovereto, che ha visto la luce alle 2.42 di ieri. Ad Arco, l’ultimo nato è del 30 dicembre, Ensar, maschietto albanese, con mamma residente a Riva; a Cavalese l’ultima nata è Vittoria, che ha visto la luce il 30, alle 9.32 ed è una nuova cittadina di Campitello di Fassa. Infine anche per Cles l’ultima nata, cittadina del capoluogo anaune, è Amy che ha visto la luce mercoledì alle 19.49; primo nato, alle 16.22, Steven della Predaia (3,8 chili!). A Tione, salvo sorprese, un fiocco rosa dovrebbe essere esposto nella giornata di oggi.













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