Nella fortezza della memoria

Dopo la riapertura Cadine è destinato ad un nuovo allestimento


Maddalena Di Tolla Deflorian


CADINE. Un posto di blocco militare o una tagliata stradale (come dice il suo nome in tedesco), più che un vero e proprio forte, e anche un sito militare dismesso già nel 1915 e dotato di una guarnigione di soli quaranta uomini.

Questo è stato nei fatti della storia il Forte di Cadine, che oggi rimane come splendido scenario di attività intorno alla memoria, del primo conflitto mondiale ma anche della città-fortezza che Trento è stata nel passato e del suo ruolo strategico.  L'altro ieri mattina il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi, ha presentato il futuro prossimo del Forte, che nel 2012 sarà dotato di un nuovo allestimento.

Lo scorso fine settimana ha avuto luogo un' apertura straordinaria del Forte, che ha lanciato la recente collaborazione fra la Fondazione e l'Apt di Trento, Bondone e Valle dei Laghi, con l'obiettivo di valorizzare il sito insieme ai percorsi (come quello del Sorasass, ad esempio) intorno ad esso. Uno degli strumenti privilegiati sarà il trekking urbano, ormai affermatosi a Trento e dintorni come pratica di successo.

Ben millecinquecento persone infatti hanno partecipato alle visite guidate e alle altre attività organizzate in questo ultimo fine settimana speciale, e questo fa ben sperare sia la Fondazione che l'Apt circa le potenzialità turistiche e culturali del sito, nonostante i limiti imposti dalla sicurezza (possono entrare quaranta persone alla volta soltanto). E così fra settembre e ottobre l'A.p.t. proporrà cinque trekking urbani nei dintorni del Forte e della storia, in altrettanti fine settimana.

Il 25 settembre uno dei trekking farà tappa anche nell'altro sito dei grandi numeri della Fondazione: le Gallerie di Piedicastello. Nelle Gallerie è allestita fino al 25 settembre la mostra "Storicamente ABC", dedicata alla storia dell'Autonomia trentina. L'allestimento ha avuto ben quarantamila visitatori (tra loro molti non residenti in Trentino, fa notare il direttore Ferrandi) fra il 2010 e il giugno del 2011.

Seguiranno altre importanti iniziative. A partire dal 19 novembre un'altra mostra, su una vicenda dolorosa della seconda guerra mondiale, dal titolo "Ritorno sul Don", che proporrà la storia delle campagna di Russia nell'ottica dello scontro fascismo-antifascismo. Così ci si avvicina alla ricorrenza del centenario dello scoppio della Grande Guerra, che vedrà l'allestimento finale riorganizzato per temi, delle dodici mostre fotografiche "Paesaggi di guerra", che hanno attraversato tutti i territori trentini interessati dal conflitto.













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