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Nei negozi della Busa pane e gelato alla cannabis

Cresce nell’alimentare l’uso della canapa sativa, priva del principio attivo. Un’associazione promuove la diffusione della pianta coltivata nell’Alto Garda


di Leonardo Omezzolli


ALTO GARDA. Arrivano nell’Alto Garda i primi prodotti a base di canapa sativa, la pianta del genere cannabis ma senza principio attivo stupefacente (Thc), coltivata esclusivamente in Trentino e ricca di importanti valori nutrizionali. Le particolari doti organolettiche hanno permesso all’associazione Canapa Trentina di Lorenzo Zoanetti e della moglie Azul Fernandez di riscoprire la coltivazione della canapa per estrarne l’olio e la farina da utilizzare nella produzione di alimenti.

Ad Arco presso la gelateria Gelato Mio di Elvis Rossi in via Segantini è ora possibile gustare il gelato vegano all’olio di canapa trentino, mentre al Forno dei Sapori sempre ad Arco in via Caproni Maini di proprietà di Maurizio Piller Hoffer, il panettiere che ha lavorato nella cucina milanese dello chef Carlo Cracco, sono disponibili le prime pagnotte con farina di canapa. «Prodotti particolarmente nutrienti - sottolinea Zoanetti - perché ricchi di fibre, sodio, calcio, vitamina E, B1, B2 e di acidi grassi omega 3 e omega 6, senza contare che non contiene glutine.» Una manna per tutti gli amanti della cucina salutista, vegetariana o vegana e per quanti stanno cavalcando l’onda della riscoperta della canapa da coltivazione che fino agli anni ’50 vedeva l’Italia come secondo produttore (al tempo nella produzione di filati da canapa) dopo la Russia.

«L’avvento delle fibre sintetiche e il facile collegamento con la cannabis - spiega il presidente di Canapa Trentina - hanno fatto sparire la coltivazione di questa importante piantagione.» «Oggi la si sta riprendendo anche in Trentino - continua Zoanetti - dove a differenza di altre zone d’Italia la coltivazione e la raccolta sono fatte manualmente.» La neonata associazione, fondata agli inizi di aprile, ha l’obiettivo di diffondere la coltivazione della Canapa Sativa mediante una rete di agricoltori locali biologici che contribuiscano a creare una sinergia d’intenti tra agricoltori, produttori alimentari e consumatori. «Chi lavora nell’agricoltura biologica - spiega Zoanetti - abbisogna della rotazione triennale per rimineralizzare il terreno e la Canapa Sativa fa al caso loro. Inoltre - continua - la rete che stiamo promuovendo permette di ottenere un prodotto a km 0 che il consumatore può trovare nel negozio della piccola azienda locale che lo produce.» Ragione questa che ha spinto l’associazione Canapa Trentina a cercare contatti anche nell’Alto Garda sia in piccoli produttori alimentari locali che negli agricoltori biologici. «La rete di coltivatori è in rapida espansione - precisa Zoanetti - con campi coltivati a canapa nella zona dell’Alto Garda, nella Valle dei Laghi e in val di Gresta.» Ad oggi la Canapa Sativa è ancora un prodotto di nicchia, ma come assicura Zoanetti, rappresenta un settore in rapida espansione e ricco di possibilità non solo nel comparto della panificazione, pastificazione e settore dolciario, ma anche in quello tessile e cosmetico.

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