Nei guai per lo stalking contro la sua psicologa

Un quarantenne trentino è finito nei guai per aver inviato centinaia di sms ed e-mail alla dottoressa che lo aveva in cura per chiedere spiegazioni



TRENTO. Inviava sms ed e-mail in quantità industriale alla sua psicologa. Le chiedeva conto in continuazione delle sue scelte terapeutiche e le rinfacciava un linguaggio un po’ troppo spinto. Nel solo mese di agosto era arrivato a spedire alla psicologa 300 messaggi, a una media di dieci al giorno. A tutte le ore. Poi, le avrebbe anche fatto delle telefonate mute. Per questo un perito quarantenne trentino è indagato per stalking nei confronti della sua ex psicoterapeuta. L’uomo, difeso dall’avvocato Michele Busetti, è stato anche interrogato dalla polizia. Si è difeso sostenendo che non voleva assolutamente arrecare disturbo alla psicologa, ma solo capire. Una spiegazione che di fronte ai numeri appare ardua. Infatti la vicenda ha inizio nel luglio 2012 ed è finita solo quando la psicologa ha presentato denuncia, quindici giorni fa. In circa 14 mesi, l’uomo ha inviato alla psicoterapeuta centinaia di sms, oltre a decine di mail.

Il quarantenne si era rivolto alla psicologa su consiglio del proprio medico curante. Aveva avuto un incidente stradale e sentiva come dei ronzii. Per questo motivo, il medico gli aveva detto che era il caso di andare dallo psicologo per cercare di rilassarsi. L’uomo ha scelto, su consiglio del medico, una psicoterapeuta. La professionista aveva avviato la terapia nel luglio del 2012 e fin dal primo momento, il paziente aveva iniziato a mandarle e-mail e sms. L’uomo è stato in cura da lei fino a marzo 2013, quando ha cambiato psicologa.

L’uomo ha detto che la sua prima terapeuta andando avanti aveva cambiato atteggiamento nei suoi confronti. Aveva iniziato a trattare bruscamente il paziente. Alzava la voce, almeno a dire del quarantenne, e usava metodi strani. Negli sms l’uomo chiedeva alla psicoterapeuta per quale motivo gli consigliasse di avere rapporti sessuali promiscui per rilassarsi oppure perché in un caso gli aveva detto di immaginare due pornostar. Secondo il paziente questi metodi erano alquanto insoliti. Per questo, chiedeva con insistenza di capire. L’uomo aveva anche preso a registrare le sedute di terapia, ma quando la psicoterapeuta se ne è accorta l’ha minacciato di denunciarlo e lui ha cancellato tutto.

Dopo questo episodio ha cambiato terapista e ha smesso di inviare sms ed e-mail, ma poi ha ripreso. Messaggi a tutte le ore del giorno e della notte. Secondo gli inquirenti anche telefonate mute, ma l’uomo nega di averle fatte. Alla fine la psicologa lo ha denunciato. L’uomo è stato interrogato dalla polizia su delega del pubblico ministero e ora rischia anche di finire a processo per un reato molto pesante.

(u.c.)

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