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Negozi: se il climatizzatore rimane acceso, porte chiuse

L’ordinanza torna in vigore da ieri fino al 20 settembre. Vuole evitare la dispersione termica e lo spreco di energia. Non vale per centri commerciali, bar e ristoranti con plateatico 



TRENTO. Il Comune si muove nella direzione del risparmio energetico. Lo fa in questo caso con l’ordinanza contro la dispersione termica nel locali pubblici del comune di Trento, entrata in vigore nella giornata di ieri.

Sono esentati da questa ordinanza i bar e i ristoranti con plateatico e tutti i locali e i negozi provvisti di lame d’aria che evitano la dispersione termica.

Torna anche quest’anno, infatti, l’ordinanza che regolamenta l’uso dell’aria condizionata in bar, negozi, attività artigianali ed edifici con accesso al pubblico. Il provvedimento è stato condiviso con le categorie economiche e firmato ieri pomeriggio dal sindaco della città Franco Ianeselli ed entrerà in vigore oggi.

Tra gli obiettivi dell’ordinanza comunale rientra il contenimento dei consumi energetici e la riduzione delle emissioni di Co2.

L’ordinanza sarà attiva fino al prossimo 20 settembre 2023 su tutto il territorio comunale, e prevede che, qualora siano attivi impianti di raffrescamento, vengano mantenute chiuse tutte le porte di accesso che si affacciano sull’esterno degli esercizi commerciali, di bar e ristoranti e degli edifici con accesso al pubblico, ad eccezione naturalmente del tempo necessario all’entrata e all’uscita delle persone e alle operazioni di carico e scarico merci e simili.

Va garantita comunque la regolare aerazione dei locali.

Non devono sottostare a queste disposizioni gli esercizi commerciali, i bar e i ristoranti con plateatico per i quali è indispensabile il passaggio continuativo del personale dall’interno all’esterno e che non potrebbero quindi mantenere chiuse le porte a lungo in ogni caso. Il divieto non vale neppure per gli esercizi commerciali e di somministrazione alimenti e bevande le cui porte di accesso non si affacciano direttamente all’esterno (è il caso per esempio dei negozi all’interno di centri commerciali) o che sono dotati di dispositivi per evitare la dispersione termica dall’interno (ad esempio lame d’aria).

Anche l’anno scorso era stata emessa la stessa ordinanza, ma in quel caso era entrata in vigore solo dopo la metà di luglio. Allora il sindaco Ianeselli aveva scritto sui suoi profili social: «Se l’aria condizionata è accesa, le porte dei negozi devono rimanere chiuse. Una “regola di buon senso”, che è già applicata nelle case e negli uffici. E, da oggi, anche alle botteghe della città.

Ai commercianti non imporremmo divieti – aggiungeva il sindaco di Trento -, daremo piuttosto libertà di scelta: se vogliono tenere aperte le porte dovranno spegnere i condizionatori».

Quest’anno l’ordinanza entra in vigore già dal 4 luglio, un passo avanti verso la consapevolezza sul risparmio energetico per gli esercenti e per i clienti.

Lo slogan del Comune di Trento che segue questa ordinanza è: “O porte aperte o aria condizionata accesa”.

Parole che fanno ben sperare verso un futuro con sempre meno consumo di energia, utilizzata in maniera consapevole e controllata, non solo da parte delle istituzioni, ma da parte di tutti i cittadini. 













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