Muse, spunta la «grana» parcheggi

Sfumato quello in Destra Adige, ipotesi Monte Baldo. Apertura in primavera 2013


Chiara Bert


TRENTO. Meno 16 mesi all'apertura del Muse. L'appuntamento è per giugno-luglio 2013. La struttura progettata da Renzo Piano nel quartiere «Le Albere» sarà pronta per la tarda primavera. Meno pronto rischia di essere il Comune, che da qui ad allora dovrà mettere a disposizione parcheggi per i visitatori: quello previsto in Destra Adige è sfumato, si pensa ad ampliare Monte Baldo. Ieri mattina la giunta comunale ha incontrato il direttore del Museo delle scienze Michele Lanzinger e il nuovo presidente del Muse Marco Andreatta, invitati a palazzo Geremia per fare il punto sullo stato dei lavori e per discutere degli altri aspetti collegati all'apertura del nuovo museo.

Proprio in questi giorni - ha spiegato Lanzinger - si stanno effettuando i sopralluoghi dei soggetti che intendono partecipare alla gara per gli allestimenti: a inizio maggio è previsto l'affidamento dell'incarico. Nell'incontro di ieri si è parlato molto anche delle funzioni da sviluppare sulle zone verdi attorno al Muse, in particolare la porzione di proprietà del Comune tra il lato ovest del museo e via Sanseverino: «In quell'area - anticipa il direttore - verrà realizzato uno stagno-biotopo per osservare i piccoli animali in natura». Una propaggine all'aperto, nel solco del progetto espositivo del Muse, che spazierà dalla teoria dell'evoluzione, sviluppandosi su sei piani dai ghiacciai fino sotto il livello del mare, accompagnando i visitatori in un viaggio attraverso i vari ambienti e la biodiversità.

Ma se sugli allestimenti tutto procede secondo i programmi, resta da affrontare il problema dei parcheggi, che dovranno accogliere - questo è l'auspicio - migliaia di visitatori. Da qui la sollecitazione dei vertici del Muse a trovare delle soluzioni in tempo per l'apertura. Il parcheggio previsto in Destra Adige, vicino al centro rifiuti di Dolomiti Energia, è stato stoppato dalla Provincia per problemi di sicurezza: la mancanza di corsia di accelerazione non avrebbe consentito immissioni sicure in tangenziale.

A questo punto il Comune sta valutando altre soluzioni: resta strategico il multipiano nell'ex cava Italcementi di Piedicastello, ma a breve termine si pensa piuttosto ad un ampliamento del parcheggio Monte Baldo. Lanzinger e Andreatta hanno anche sollecitato l'amministrazione a procedere speditamente nella realizzazione dei sottopassi che dovranno collegare il Muse con la città.













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