Munter, ex consigliere milionario con l'indennità di disoccupazione

L'ex consigliere provinciale altoatesino Hanspeter Munter percepisce l'indennità da disoccupato: 1.165 euro al mese



BOLZANO. Diritto e opportunità. Il primo ci sta tutto. La seconda è un punto interrogativo. Prendi il caso di Hanspeter Munter e della sua indennità da disoccupato. O meglio, dopo la riforma Fornero, della sua assicurazione sociale per l’impiego (Aspi) erogata dall’Inps: dal novembre scorso Munter percepisce 1.165 euro lordi al mese, perché è senza lavoro. Tanti ex: era consigliere provinciale Svp e direttore dell’Associazione artigiani Apa. Un passato con cospicue indennità da politico e stipendi da dirigente, poi anche un accordo finale con l’Apa per levarsi di torno. Aggiungi che lo stesso Munter è tra i principali beneficiari delle maxiliquidazioni per i politici regionali. È ancora relativamente giovane - è del 1960 - e così sul suo conto di ex consigliere sono già transitati 382 mila euro come anticipo dalla Regione a cui aggiungere 935 mila euro del fondo family, le cui quote con interessi, stante l’attuale legge, inizierebbe a prendere tra qualche anno. Come, tra poco maturerebbe anche la pensione da ex politico, ridotta a 2.800 euro mensili. Insomma negli anni scorsi non se l’è passata male e non gli andrà peggio nemmeno in futuro.Comunque la legge prevede per lui la possibilità di ottenere l’assegno di disoccupazione e Hanspeter l’occasione non se l’è lasciata sfuggire. Ieri irragiungibile al telefono, è bastato comunque contattare gli uffici competenti per scoprire, che sì, l’Aspi lui la riceve.

Intanto in Alto Adige è sempre più bufera sulla Svp. Lo scandalo dei vitalizi rischia di azzerare i vertici del partito, con le dimissioni o la sfiducia contro l’Obmann Richard Theiner e i suoi vice Martha Stocker e Thomas Widmann. Dopo tante voci, è uscito allo scoperto il Bezirk di Bolzano, compreso Arno Kompatscher, chiedendo la discussione «sui vertici del partito e le loro responsabilità», nella vicenda dei vitalizi. Theiner ha reagito annunciando che il 24 marzo si presenterà al Parteiausschuss mettendo a disposizione il proprio mandato. Ma le dimissioni sarebbero solo l’inizio, perché l’uscita di scena di Theiner e Stocker dalla presidenza della Svp dovrebbe essere seguita dalle loro dimissioni dalla giunta, insieme a Florian Mussner, l’altro assessore beneficiario delle maxi liquidazioni. Ma la giunta Kompatscher potrebbe reggere al rimpasto di tre assessori su otto? È tutto fuori controllo e torna in auge lo scenario di una scissione della Svp, con un nuovo partito orientato verso l’economia, finanziato da imprenditori, che raccoglierebbe voti in fuga dalla Svp e anche, perché no, dai Freiheitlichen, la cui crisi è pari a quella della Svp (con in più lo scandalo dell’anello vibratore).













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