Morto in casa di riposo, scatta l'inchiesta

Ezio Biasioni è deceduto dopo una caduta nella rsa Santo Spirito di Pergine


Ubaldo Cordellini


TRENTO. La Procura di Trento ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo sulla morte di un anziano ospite della casa di riposo Santo Spirito di Pergine. L'anziano, Ezio Biasioni, 89 anni, è morto il 16 luglio in seguito a una caduta. Il pm Maria Colpani ha chiesto, e ottenuto, al gip Michele Maria Benini un incidente probatorio per stabilire se vi siano responsabilità perché Biasioni è stato portato in ospedale dopo tre giorni e per vedere se è stato dimesso troppo presto dal Santa Chiara.

Il giudice Michele Maria Benini ha disposto l'incidente probatorio e ha affidato una perizia medico legale al professor Francesco De Ferrari dell'università di Brescia. Il perito dovrà stabilire se vi sono responsabilità sotto due profili. Il primo è quello dei presunti ritardi nei soccorsi all'anziano, che sarebbe stato portato in ospedale solo dopo tre giorni di stato soporoso. Il secondo eventuale profilo di responsabilità è quello delle dimissioni dall'ospedale Santa Chiara dell'anziano. Biasioni, infatti, è morto dopo essere stato dimesso dall'ospedale e il pubblico ministero vuol accertare se queste dimissioni siano state troppo frettolose.

L'anziano è morto il 16 luglio scorso. Presumibilmente dopo una caduta all'interno della casa di riposo Santo Spirito di Pergine. Era stato dimesso dall'ospedale il 6 luglio. Dopo la morte venne disposta dalla Procura l'autopsia, che venne effettuata dal dottor Luca Morelli. Il perito ha messo in evidenza la necessità di valutare soprattutto due aspetti della vicenda. Il primo aspetto è quello se siano da considerarsi prudenti e supportate da protocolli terapeutici le dimissioni dall'ospedale, anche in considerazione della storia clinica dell'anziano che aveva avuto già un trauma cranico nel 2008. L'altro aspetto da approfondire è quello successivo al trauma. Infatti, l'anziano è stato portato in ospedale dopo tre giorni dall'insorgenza dei sintomi di incoscienza, stato soporoso e insensibilità al dolore.

Sulla base di questa perizia medica il pubblico ministero Maria Colpani ha chiesto al gip Benini che disponesse una perizia sulle cartelle mediche con la formula dell'incidente probatorio. Attualmente l'inchiesta per omicidio colposo è contro ignoti. Quindi, è stata disposta la citazione dei cinque figli di Biasioni. L'incidente probatorio è, di fatto, un anticipo del processo. Con questa formula viene eseguita una perizia che poi viene acquisita agli atti e utilizzata nel processo. Per il momento, però, non ci sono indagati. Questo anche perché ci sono due aspetti ben diversi da chiarire. Due aspetti distinti e separati nel tempo. Si vuole accertare se ci sono stati ritardi, da un lato, nel soccorrere l'anziano che è rimasto per tre giorni alla casa di riposo in stato soporoso e se ci sia stata troppa fretta nel dimetterlo dall'ospedale Santa Chiara di Trento dove era ricoverato.













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