IL DRAMMA

Morto a 17 anni dopo una crisi epilettica

Riccardo Bottes, di Cortesano, era ricoverato da una settimana in rianimazione. Ieri il suo cuore ha smesso di battere



MEANO. Riccardo non ce l’ha fatta. E’ morto ieri mattina nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Chiara dove era ricoverato da una settimana per le conseguenze di un attacco di epilessia. Riccardo Giovanni Bottes aveva appena 17 anni e viveva con i genitori a Cortesano, sulla collina di Trento. Frequentava l’Istituto di Arti grafiche degli Artigianelli ed era molto attivo nelle associazioni giovanili di tutta la zona. Aveva una vena artistica e una passione per la street art, l’arte di strada e dei graffiti. Stava preparando anche un grande fondale per la festa dell’Assunta di Meano che si sarebbe dovuta tenere a partire da giovedì e fino a sabato nel sobborgo. Dopo la morte del ragazzo, gli organizzatori hanno deciso di annullare, in segno di lutto, la prima delle tre giornate di festeggiamenti.

Riccardo aveva già avuto attacchi di epilessia. Soffriva da tempo di questa malattia. La scorsa settimana, ha avuto un altro attacco molto violento in casa, a Cortesano. In seguito a questa crisi, ha avuto forti problemi respiratori, forse perché è svenuto su un cuscino soffice che gli ha impedito di respirare. E’ stato dato l’allarme al 118. Le sue condizioni sono subito apparse molto gravi. Così sul posto è arrivato l’elicottero. Per fare prima, il medico di bordo e l’infermiere erano stati calati sopra alla casa con il verricello. Era stato rianimato e poi portato d’urgenza all’ospedale Santa Chiara. E’ stato ricoverato in rianimazione. Per una settimana ha lottato contro la morte. Ha cercato di resistere con tutte le sue forze, ma alla fine non ce l’ha fatta. Ieri il suo cuore ha smesso di battere. I funerali si terranno domani, giovedì 14, alle 14 e 30 nella chiesa parrocchiale di Vigo Meano. La sua è una famiglia molto conosciuta nella zona. Anni fa vivevano a Vigo Meano, da tempo si sono trasferiti a Cortesano. Riccardo lascia nel dolore più profondo il papà Romano, la mamma Maria Teresa e i fratelli maggiori Mauro e Daniele. La mamma è molto attiva nel sociale, fa parte di varie associazioni del paese e presta la sua opera nel volontariato. Alle feste del paese dà sempre una grossa mano in cucina ed è sempre disponibile. Anche Riccardo era coinvolto in alcune associazioni giovanili. Metteva a disposizione la sua passione per il disegno e la grafica come ricorda il presidente della Circoscrizione Stefano Patton: «Aveva preparato alcuni volantini per vari appuntamenti e anche in occasione della festa dell’Assunta. Faceva parte di varie associazioni giovanili e aveva una passione per l’arte e il disegno».

Nicola Merci, uno degli organizzatori della festa dell’Assunta spiega la decisione di annullare la prima giornata: «Ci è sembrata una cosa naturale. Riccardo lavorava con noi all’organizzazione dell’evento. Stava disegnando delle scenografie e ci è sembrato naturale dare un segno da parte di tutta la comunità alla sua famiglia. La sua è una perdita per tutti noi. Una perdita che ci addolora molto. Era un giovane con molte passioni, la più grande era quella per la street art».













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