Moria di trote, lavanderia sequestrata

Accertata la responsabilità della Elefant per l'inquinamento



CANAL SAN BOVO. Le trote sono morte nelle acque del Vanoi nella seconda metà dello scorso mese di luglio. I presunti responsabili ora dovranno risponderne all'autorità giudiziaria. Si sono, infatti, concluse con il sequesto, ordinato dalla procura di Trento, della lavanderia industriale "Elefant" di Caoria le indagini avviate dai carabinieri della stazione di Canal San Bovo.  Dopo la moria di trote, carabinieri, forestale e tecnici dell'Appa avevano effettuto degli accertamenti effettuando anche sondaggi e carotaggi nel terreno circostante l'intero sito occupato dalla lavanderia industriale per accertarne il grado di inquinamento. La procura, visti i risultati delle indagini, ha quindi proceduto al sequestro sia dell'impianto di depurazione che delle aree limitrofe allo stabilimento.

La moria aveva sorpreso un po' tutti nella zona di Canal San Bovo. Chi mai avrebbe pensato, infatti, che un inquinamento letale per la fauna ittica potesse interessare lo stupendo corso d'acqua del torrente Vanoi? Ed invece nel luglio scorso era accaduto. Ad accrogersi della moria era stato un giovane pescatore che, recatosi sulle rive del corso d'acqua, nei pressi dell'abitato di Caoria di Canal San Bovo, aveva visto una gran quantità di trote morte o boccheggianti a galla nelle acque e nelle pozze d'acqua. Dato l'allarme, erano accorsi sul posto pescatori, guardie del corpo forestale, abitanti di Caoria, tutti allibiti dal triste spettacolo che si presentava. Avvisata l'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente (l'Appa, tanto per intendersi), questa aveva subito inviato sul posto un proprio ispettore che insieme agli uomini del distretto forestale di Primiero avevano cominciato le rilevazioni e le indagini che avevano subito portato all'individuazione delle cause del fenomeno e cioè una situazione che doveva esser fatta risalire agli scarichi di una vicina lavanderia industriale "Elefant". Sul posto era subito giunta anche il sindaco di Canal San Bovo, Mariuccia Cemin.

Il corso del torrente Vanoi è caratterizzato da una speciale alga che si deposita sui sassi, grandi e piccoli, producendo un variopinto strato di colori del tutto particolari, bellissimi da vedere. In occasione della moria «quelle alghe, quei colori, non c'erano più. Era come se qualcuno fosse passato con il "bruschin" (una spazzola dura, ndr) a pulire tutti i sassi - aveva spiegato Mariuccia Cemin».  La lavanderia posta ora sotto sequesto dalla procura, era stata fortemente voluta in quanto avrebbe contribuito a creare posti di lavoro (una ventina) ed erano state prese tutte le precauzioni, erano state date mille rassicurazioni e dal 2007 aveva funzionato senza problemi. Almeno fino al luglio scorso.













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