MORI. Ieri c'è stata formalmente la fusione per incorporazione della Cassa Rurale Mori-Brentonico-Val di Gresta nella Cassa Rurale Alto Garda. La fusione sarà pienamente operativa a partire da lunedì. Ieri ci sono state alcune conseguenze - comunque preannunciate - sulla funzionalità sia degli sportelli (con chiusura anticipata) sia del servizio Inbank: ieri il cut-off per l'invio delle disposizioni di pagamento con richiesta di esecuzione in giornata è stato anticipato alle 10 e le disposizioni inviate dopo tale orario e fino a domani saranno inviate alla banca lunedì; durante questo lasso di tempo sono state sospese anche le funzioni di pagamento online come le ricariche telefoniche, le funzioni di consultazione dei saldi e movimenti di conto corrente in tempo reale e il servizio di trading. La normale operatività riprenderà sempre a partire da lunedì. Da ieri, per quanto al momento sia rimasto ancora sull'edificio di via Marconi, è sparito ufficialmente anche il riferimento a Mori-Brentonico-Val di Gresta nel nome dell'istituto, che con la fusione può contare su 24 filiali sparse tra il territorio gardesano e quello lagarino. L'incorporazione ha comportato la creazione di una realtà - la seconda in Trentino dopo quella del capoluogo provinciale - che può vantare un patrimonio di partenza di circa 145 milioni di euro e che conterà sull'appoggio di ben 7.700 soci e che avrà, a busta paga, qualcosa come 200 dipendenti. Gli impieghi supereranno il miliardo di euro, mentre la raccolta complessiva si aggirerà intorno al miliardo e seicento milioni di euro. Presidente, direttore e Consiglio di amministrazione rimarranno quelli della Cassa Rurale Alto Garda, che si è però impegnata a inserire nel proprio Cda tre rappresentanti moriani proprio a partire da questo mese. (m.cass.)