l'allarme

Monossido di carbonio in 12 portati all’ospedale

Due incidenti nel giro di meno di 24 ore. A Terlago una giovane mamma e due bambine intossicate. Ieri sera il fumo ha invaso due case a Gardolo



TRENTO. Torna il freddo e tornano gli incidenti con stufe e camini. In meno di 24 ore 12 persone, tra cui 7 bambini, sono finite all’ospedale a causa delle esalazioni di monossido di carbonio. Per fortuna stanno tutti bene e questo grazie al pronto intervento di vigili del fuoco e ambulanze del 118. Il primo caso si è verificato martedì sera intorno alle 20 a Terlago dove una giovane mamma con le due figlie, una di pochi mesi e l’altra di 4 anni, sono rimaste intossicate dalle esalazioni provenienti da un braciere che era stato allestito per cuocere della carne. La giovane donna e le bambine si sono sentite male. Subito dopo, per fortuna, il capofamiglia è tornato a casa e si è subito reso conto di quello che stava accadendo. Così, ha immediatamente aperto porte e finestre per arieggiare. Poi ha chiamato il 118 e i vigili del fuoco. Sul posto sono subito arrivati i volontari di Terlago guidati dal comandante Fabio Biasiolli e dal suo vice Giorgio Paissan. Poco dopo è giunta sul posto anche una squadra del corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento. Le analisi hanno rilevato la presenza di monossido di carbonio, la caldaia era a posto, ma c’era il braciere dal quale potrebbe essersi sprigionato il monossido. La giovane mamma e le due bambine sono state portate all’ospedale e poi la donna e una delle piccole sono state sottoposte al trattamento in camera iperbarica. Ieri mattina stavano già tutte e tre bene. Le bambine sono state ricoverate per precauzione, ma le loro condizioni non destano alcuna preoccupazione. Ieri poco dopo le 18 c’è stato un altro incidente. Questa volta in uno stabile in via Paludi. Negli appartamenti in cui abitano due famiglie di origine marocchina c’era del fumo provenienti dal tubo di scarico di una stufa a legna. Secondo i primi accertamenti, dalla canna di scarico, che non era collegata al camino di uno dei due appartamenti, si è sprigionato del fumo che è ristagnato nei due alloggi. In quel momento nelle due case c’erano 9 persone, i 4 genitori e 5 bambini. Il fumo è stato notato anche all’esterno e per questo sono stati chiamati i vigili del fuoco che hanno registrato la presenza di monossido di carbonio nei due appartamenti. Così tutti e 9 sono stati portati all’ospedale. Per fortuna, però, non avevano respirato a lungo il fumo e, quindi sono stati dimessi nel giro di poche ore senza conseguenze. I vigili del fuoco hanno proceduto con l’esame degli impianti per verificare se sono a norma. Le due famiglie sono perfettamente integrate e i bambini sono nati in Italia.













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