Moltrer: «Taglio dei vitalizi? Tra gli ex consiglieri ci sono casi disperati»

Il presidente del Consiglio regionale: «Io non butto nessuno in strada». I Verdi: «Potranno tenersi gli anticipi»



TRENTO. Niente tabelle con i tagli caso per caso, ieri ai capigruppo. Il presidente del consiglio regionale Diego Moltrer le ha tenute nella sua cartelletta: «Prima di distribuirle è giusto che il singolo consigliere sappia quale sarò la sua percentuale di riduzione». Il capogruppo Svp Dieter Steger avverte: «Prima che il testo vada in commissione il 6 giugno dovremo avere i numeri, questa volta non vogliamo sbagliare o capire male. Nel 2012 tutti hanno pensato che quella legge fosse una cosa buona e invece pare non fosse così. Questa volta se sbagliamo, sarà per nostra decisione consapevole». Chi sceglierà di mantenere l’attualizzazione si vedrà decurtate le somme attualizzate dal 6 al 40% in base all’età e potrà mantenere un vitalizio al massimo di 2400 euro al mese. Chi rinuncerà all’attualizzazione potrà tornare al vitalizio precedente alla riforma del 2012 (massimo 5 mila euro netti), ma con il rischio - ricorda Moltrer - che il governo decida ulteriori tagli e in quel caso «noi dobbiamo adeguarci». Insomma conviene di più attualizzare.

Critici sul disegno di legge i Verdi. «Siamo stati informati ma non coinvolti nella stesura di questa legge, mentre c’è stato un contatto costante con gli ex consiglieri come fossero un gruppo parlamentare», ha detto ieri Hans Heiss. «Ci sono aspetti che non ci convincono, la possibilità di anticipare l’età del vitalizio a 60 anni, il tetto al cumulo dei vitalizi (9 mila euro) troppo alto e la possibilità per chi non ha ancora il vitalizio di potersi tenere l’anticipo se farà richiesta motivata all’ufficio di presidenza». Su quest’ultimo punto Moltrer replica secco: «Mi è stato riportato che ci sono alcune situazioni disperate tra i consiglieri che dovranno restituire tutto. Sono 5 o 6, c’è gente che è stata buttata fuori casa e a cui la banca non concede un mutuo. Sono casi che valuteremo attentamente ma sia chiaro che Diego Moltrer non lascia nessuno in strada».

 













Scuola & Ricerca

In primo piano