Migliaia di persone per la “Notte verde”

Centro storico affollato fino alle prime ore del mattino


di Nicola Filippi


ROVERETO. Semaforo verde. Per una notte, il centro storico si è trasformato in un autentico alveare per salutare e celebrare la sua regina: l’acqua. Dalle nove di venerdì sera fino a tarda notte, via della Terra, Santa Maria, Rialto, Mercerie, Tartarotti, Orefici, piazza Oche, Podestà, Erbe, Damiano Chiesa hanno concentrato migliaia di persone, da tutto il Trentino, non solo roveretane, incuriosite dalle numerose installazioni sull’acqua, declinata nelle più variegate sfaccettature. Piazza Damiano Chiesa affollata per lo spettacolo di Parassole e il concerto dei Rezophonic (con ospiti i Bastard). La seconda edizione della “Notte verde” - legata al Festival dell’economia - va in archivio con la massima soddisfazione del sindaco Andrea Miorandi e dell’organizzatrice dell’evento, Federica Bianconi.

Una “Notte verde” che ha saputo coniugare momenti di divertimento e di intrattenimento con quelli della riflessione e dell’approfondimento. Una lunga kermesse di eventi, che hanno dimostrato quanto la città sia attenta alle tematiche dell’ambiente. «Quest’anno si è parlato di acqua, l’anno prossimo pensiamo di ragionare sulla terra o sul sole», anticipa il sindaco Miorandi. Il quale ora è pronto ad andare a bussare in Provincia, «perché vogliamo di più», per avere nel 2013 «una maggiore presenza di ospiti ed eventi del Festival dell’economia, proprio perché la città crede e sta investendo moltissimo in questo evento». Considerazione mutuata anche dallo stesso assessore provinciale, Alessandro Olivi, all’apertura della Notte verde: «Serve una maggiore distribuzione di eventi e ospiti fra Trento e Rovereto».

«Polemica costruttiva» alle spalle, il sindaco Miorandi riavvolge il film della lunga giornata. Partendo dall’ultimo evento, la colazione sul Leno, «stupenda idea», fino all’invasione di Santa Maria e del centro storico. «È il valore aggiunto della nostra città, le potenzialità sono state espresse al massimo», facendo riscoprire androni, slarghi, piazze e vie. Festa popolare, allegria, ma anche momenti di riflessione. «Mi ha colpito vedere così tanti giovani impegnati, nell’organizzazione degli eventi di alto profilo. Una autogestione importante». Ma tutta la città ha partecipato, «devo ringraziare i residenti del centro che hanno sopportato tutto l’evento».

Senza voce, Federica Bianconi: «Grande sintonia fra eventi e partecipanti, le installazioni per i bambini e quelle gastronomiche sono state le più apprezzate, come quelle sulla green economy in piazza Malfatti». Per il prossimo anno, «vogliamo caratterizzare maggiormente l’evento, lavorando sulla comunicazione all’esterno, per far crescere di livello ancora il nostro evento, vogliamo stupire».©RIPRODUZIONE RISERVATA













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