turismo

Mendola, all’asta gli impianti di risalita

Per seggiovia e skilift offerte da 420 mila euro. Se non si faranno avanti privati si farà avanti Trentino Sviluppo


di Giacomo Eccher


VAL DI NON. Mancano due mesi all’inizio della stagione dello sci e intanto vanno in vendita all'asta gli impianti di risalita della Mendola Campi da Golf (seggiovia) e della Predaia Ciasazza (skilift). L'asta pubblica è fissata per venerdì 28 ottobre e le offerte vanno presentate entro e non oltre le 12 dello stesso giorno alla sede della società al Passo Mendola, località Campi da Golf. Prezzo base di stima 420.000 euro per entrambi gli impianti che pertanto non possono essere venduti separatamente.

«È una decisione che l'assemblea della Altipiani Val di Non spa aveva preso già in occasione della seduta dello scorso marzo e comunque si inserisce nel progetto provinciale di consolidamento e sopravvivenza operativa delle piccole stazioni sciistiche» - commenta il presidente della società, Martin Slaifer Ziller.

Una scelta obbligata dunque in vista dell'acquisizione da parte di Sviluppo Trentino di assetti aziendali che altrimenti rischiano di chiudere definitivamente. Con il rischio di "desertificazione" dal punto di vista turistico invernale in alcune valli che non sono particolarmente vocate per gli sport invernali ma che hanno in ogni caso la necessità di avere sul territorio piccoli impianti che possano dare un minimo di attrattività turistica anche nei mesi freddi.

«È un passaggio necessario, ovvio che se c'è qualche privato interessato a farsi avanti lo può fare. Se però la vendita andrà deserta, potrà partire la tratattiva con Sviluppo Trentino. Rischio di finire in mani private? Possibile ma molto improbabile: in ogni caso l'offerta deve essere complessiva per i due impianti e non è scorporabile» - sottolinea il presidente della Altipiani spa.

Fuori dall'operazione almeno in questa fase rimane il terzo polo dello sci in vale di Non, la seggiovia del Monte Nock in quel di Ruffré. «Per questo asset stiamo ragionando sulla possibile trasformazione in centro sportivo invernale con un progetto di rilancio che possa dare una risposta diversa e quindi rivalutare complessivamente la stazione. Poi vedremo come andrà a finire» - afferma Martin Slaifer Ziller. Il presidente della Altipiani Val di Non, società in maggioranza controllata dai comuni della sinistra Noce, ha parola tranquillizzanti sulla prossima stagione invernale. «Stiamo da tempo lavorando per essere pronti per la riapertura speriamo per dicembre e comunque in tempo almeno per Natale, meteo permettendo».

Se l'operazione Trentino Sviluppo andrà in porto per la società impiantistica sarà una bella boccata di ossigeno. Il progetto provinciale infatti prevede l'acquisizione di vari piccoli impianti (Panarotta, Brocon, Altipiani val di Non ma anche qualcosa in Rendena e a Folgaria) che poi Trentino Sviluppo affiderà in gestione ai soggetti territoriali che se ne stanno già occupando e che saranno pertanto sgravati dai pesanti oneri della manutenzione straordinaria che per legge compete alla proprietà.

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