Mattarello, il rione che sembra una città: ci abitano in seimila

Nell’arco di trent’anni i residenti sono quasi raddoppiati. Una crescita residenziale ma anche delle zone artigianali


di Gino Micheli


MATTARELLO. La nostra indagine su “Il caso della settimana” si sposta a Mattarello. Quartiere che ha superato le 6.000 unità residenti, raddoppiando, quasi, negli ultimi trent’anni. Infatti, al 31 dicembre del 1981 i residenti erano 3.258. Una crescita lenta ma continua, senza grossi numeri di immigrazione ma con un ritmo di 100 nuovi residenti all’anno. Sobborgo che si è ingrandito dal punto di vista urbanistico, in particolare nella zona a nord delle Regole con nuovi alloggi, ma anche ampliando le due zone artigianali: quella del Maset, sud-ovest e la zona del Palù, dalla parte opposta, a nord-ovest. Mattarello è molto gettonata e cara come mattone (questo periodo di crisi a parte) perché offre una ridente posizione, soleggiata fino a sera. Inoltre quasi tutti i servizi sono centrali in un raggio molto ristretto. E questo è evidentemente un pregio.

Nella centralissima piazza Quintilio Perini e vie adiacenti ci sono sede circoscrizionale, biblioteca, ambulatori medici, sede circolo anziani, centro diurno anziani, sala polivalente, sede di svariate associazioni, ufficio postale, chiesa, farmacia, tabacchino e rivendita giornali, negozi alimentari, di abbigliamento, vendita tendaggi, alcuni bar e pasticceria, tre sportelli bancari (Cr Aldeno, Cr Trento e Unicredit) capolinea autobus, ampio parcheggio, campo da calcio, casa parrocchiale e caserma vigili del fuoco. Salendo un po’ lungo via Poli, si trovano le scuole elementari, le scuole medie, la palestra, una piccola piscina e la scuola materna. Il tutto è collegato al grande parco con laghetto, piastra, bocciodromo, campi da tennis e campo dell’oratorio. Decentrati rispetto a tutti gli altri servizi sono il cimitero, verso sud, e l’asilo nido (inaugurato da qualche anno per 50 bimbi) verso nord, dove peraltro esiste un centro commerciale, attiguo all’Hotel Adige, e dove pare si apra un’altra farmacia (in passato sono state raccolte 500 firme al riguardo) e adesso i numeri, in fatto di residenti, offrono questa possibilità. Ma non tutto è così bello, così scontato.

Durante la settimana andremo a scoprire anche i malumori ad esempio di un autobus che non riesce a servire la maggior parte dell’abitato, come da tempo chiede la Circoscrizione. Di un incrocio della tangenziale (costruita sette anni fa) che va ridisegnato per ovviare ai numerosi incidenti dovuti alla scarsa visibilità. Di un ponte sull’Adige di collegamento con la destra Adige che mostra evidenti segni di vetustà. Di due rotatorie sulla ex strada nazionale da realizzare in tempi brevi. Del problema di traffico in via della Decima. Dello smaltimento delle acque e fognature il cui problema di tanto in tanto si evidenzia, nella zona artigianale e nelle case di abitazione in via Cooperazione. Parleremo anche delle caserme, del suo iter e della situazione attuale. Della gestione del bar del parco (ancora chiuso) mai azzeccata in passato, alla ricerca di una soluzione definitiva da concordare con l’amministrazione comunale. Ma sarà anche l’occasione per illustrare il fiorente volontariato (più di 40 sono i gruppi e associazioni) con il coordinamento del Comitato permanente delle associazioni e gruppi.

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