Massaggi a luci rosse: sei arresti

Operazione dei carabinieri: sgominata un’organizzazione che faceva capo a un gruppo di cinesi



TRENTO. Quattro «case chiuse» camuffate da centri massaggio: le hanno scoperte i carabinieri del comando provinciale di Bolzano che hanno sgominato un’organizzazione con ramificazioni anche nelle province di Trento, Sondrio, Ravenna e Lecco che faceva capo ad un gruppo di cinesi. Cinesi erano anche le ragazze che si prostituivano con turni massacranti nelle quattro case, aperte tutti giorni, festivi compresi, dalle 8 di mattina alla mezzanotte. Dall’alba, circa un centinaio di militari sono stati impegnati ad eseguire le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Bolzano, Carlo Busato, su richiesta del pm Daniela Pol.

Sei le persone finite agli arresti: la cinese Ling Zhang, 51 anni, residente a Delebio (SO), ma domiciliata a Trento, considerata il capo dell’organizzazione; Xiao Ma, 29, figlia della Zhang, residente a Trento (ai domiciliari); Carlo Franco Greco, 53 anni, residente a Dubino (So); Piero Giorgio Pedranzini, 62 anni, residente a Delebio (So), ma domiciliato a Trento, presso Xiao Ma; Chun Yu Dong, 42 anni, residente a Russi (Ra) e Xiufen Chen, 44 anni, residente a Bolzano.

Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Egna hanno permesso di delineare i vari ruoli di capi e gregari all’interno dell’organizzazione, definendo compiti mansioni di ciascuno, dal reclutamento delle ragazze, che avveniva con inserzioni su riviste in lingua cinese, alla scelta degli immobili, all’attivazione delle utenze, fino alla pubblicità. Notevole, secondo i carabinieri, il giro d’affari, che poggiava su circa 650 clienti, tanto che pare che l’organizzazione stesse progettando l’apertura, dopo le due di Bolzano e quelle di Pineta di Laives e di Trento, di una quinta casa a Merano.













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