Masha, per l’husky sparita scatta la gara di solidarietà 

La sua proprietaria disperata la cerca da una settimana in zona ponte di Ravina All’appello su Fb rispondono in cinque con i cani molecolari, ma non c’è traccia


di Daniele Peretti


TRENTO. Masha e il mistero della sua scomparsa. Da domenica 28 gennaio la stanno cercando cinque cani molecolari, gruppi di volontari e la sua proprietaria Nadia Oleinik. Ma di Masha si sono trovate solo tracce che fanno pensare più ad un possibile rapimento, piuttosto che ad una morte a seguito di un incidente stradale. Il racconto di Nadia Oleinik: «Come tutte le domeniche, verso le sette siamo andati a fare una passeggiata con Masha e Ivan (entrambi husky rispettivamente di uno e tre anni) e da Cristo Re siamo scesi lungo l’Adige a Ponte San Giorgio. Ho lasciato Masha libera e Ivan al guinzaglio perché così non si sarebbe allontanata di molto: loro sono molto affezionati e così ne lascio alternativamente uno libero, perché così tornano sempre. Al Ponte di San Lorenzo improvvisamente Masha ha iniziato a correre e Ivan, dopo uno strattone, gli è andato dietro. È stata l’ultima volta che ho visto la mia Masha».

Olga si mette a correre dietro ai suoi husky, ma seppur allenata li perde di vista. Raggiunge il ponte di Ravina e qui inizia a cercare, ma non c’è traccia. Raggiunge la strada, ma anche qui i cani non si vedono ed allora prosegue verso Rovereto. «Impossibile che fossero andati oltre perché non erano abituati, ma magari inseguendo un animale potevano essersi allontanati. Niente, ho telefonato ad una mia amica che è venuta a darmi una mano. Ci siamo spostate e dopo un paio d’ore abbiamo trovato Ivan dall’altra parte dell’Adige all’altezza del Crm. E da questo momento cominciano i misteri. Nessuna segnalazione ai vigili del Fuoco, polizia locale o forze dell’ordine. Domenica sera Olga posta l’appello in Facebook e dopo poco riceve la telefonata del presidente di uno Sci Club trentino che dice di aver investito il cane all’altezza del Ponte di Ravina, ma di aver poi proseguito fino all’area del distributore Agip, qui cambiato il mezzo per portare i ragazzi ad una gara di sci e preannuncia la richiesta danni. A seguire un’altra telefonata di un ragazzo che andando a Mori per una partita di pallavolo, non sarebbe riuscito ad evitare la carcassa, ma anche lui non si è fermato. «Ho chiesto disperatamente dove fosse il corpo di Masha, perché non può essersi volatilizzata. Ho rifatto il giro delle telefonate, sono tornata in zona, ma non c’è traccia. Ho trovato solo la sua pettorina strappata all’altezza dell’Hotel Sporting». L’appello lo leggono anche i proprietari di cani molecolari. Il primo ad intervenire è Mirco Tomasi di Rovereto: il suo cane annusa, ripercorre la tangenziale, esce all’uscita 4, ma sulla semi curva che poi porta all’Hotel Sporting, perde le tracce. Lo stesso faranno quatto cani molecolari, arrivati appositamente da Vicenza, ma di Masha non c’è traccia. «Non so più cosa fare. Se è morta dov’è finito il suo corpo? Nella zona del ponte ho cercato dappertutto e sono convinta che lì non ci sia. Per me qualcuno l’ha raccolta, magari intontita dalla botta e se l’è portata via, ma è microchippata e sterilizzata. Chiedo a chi possa aver visto qualcosa di farcelo sapere, io e Ivan siamo disperati».













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