il rifugio

Marchetti, riapertura entro fine anno

Arco, è l’obiettivo che si è data la Sat. Caso teleferica: si valuta la possibilità di inserire i lavori nella Variante 15


di Gianluca Marcolini


ARCO. Se tutto filerà per il verso giusto, il rifugio Marchetti riaprirà i battenti in tempo per la prossima stagione invernale, ovvero per il mese di dicembre. E' questo l'obiettivo che si è data la Sat di Trento che detiene la proprietà dell'immobile.

Domani sera, il presidente Claudio Bassetti riunirà la propria giunta per discutere anche e soprattutto della questione relativa al rifugio posto in vetta allo Stivo, chiuso da diversi mesi a causa del braccio di ferro fra il padrone di casa e l'ultimo “inquilino”, l'ormai ex gestore Matteo Calzà. Il numero uno della Sat relazionerà sugli accadimenti di questi giorni e in particolar modo sulla felice risoluzione della controversia che è culminata in una stretta di mano “storica” immortalata proprio davanti all'ingresso del rifugio, durante il sopralluogo che si è svolto nel primo pomeriggio di venerdì.

Archiviate le polemiche, ora si tratta di lavorare per arrivare quanto prima a riaprire i battenti e restituire questo tesoro della montagna ai tantissimi escursionisti che ancora adesso salgono sullo Stivo pensando di trovare ad accoglierli un ambiente caldo e confortevole, dove riposare e rifocillarsi. Venerdì, fra i tanti presenti al momento della riappacificazione, c'era anche Corrado Valentini. Il noto gestore trentino è arrivato secondo nella gara di qualche mese fa indetta per assegnare la gestione del Marchetti e dopo la rinuncia del primo in graduatoria la palla è passata nelle sue mani. La Sat centrale, lunedì, si esprimerà in tal senso, formalizzando l'assegnazione del rifugio a Valentini al quale spetterà l'ultima parola. Se sarà sì, il Marchetti potrà riaprire al più presto, ipoteticamente nel giro di un paio di mesi, il tempo necessario per rimetterlo in sesto quel tanto che basta per offrire almeno i servizi essenziali. Se invece la risposta sarà negativa allora bisognerà ricominciare daccapo e rifare il bando. Ma a questa prospettiva la Sat non vuole neanche pensare. Tutto ciò per dare una risposta immediata poi, però, si dovrà cominciare a pensare in prospettiva e risolvere i problemi più grossi della struttura.

Il sindaco Betta, anche ieri, ha confermato la disponibilità a collaborare in tal senso con la Sat, anche se di acquistare l'immobile proprio non se ne parla così come è alquanto fantasioso pensare che il Comune ci possa mettere i soldi per la ristrutturazione. Piuttosto, si proverà a sondare la Provincia per vedere se salta fuori qualche risorsa, anche se le possibilità sono remote. Nelle prossime settimane si dovrebbe tenere un incontro fra Betta (che si è detto felice della conclusione della controversia) e il presidente satino Bassetti proprio per cercare una possibile sinergia. Uno dei problemi più grossi da risolvere è quello della teleferica: l'assessore all'urbanistica Miori è già stato contattato per capire se c'è la possibilità di inserire tale opera nella variante 15 che è in fase di gestazione.













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