«Marangoni, fai un passo indietro»

Olivi invita l'azienda a limitare i licenziamenti. Domani si saprà il numero



ROVERETO. Domani in Confindustria a Trento i vertici della Marangoni comunicheranno ai sindacati il numero dei dipendenti ritenuti in esubero e che andranno in mobilità. Come annunciato l'altro giorno, in "uscita" dovrebbe essere una quarantina di lavoratori, tra operai e impiegati, per i quali la procedura che porta al licenziamento scatterebbe verso la fine di novembre. E l'assessore provinciale all'industria Alessandro Olivi invita l'azienda, «viste le difficoltà del momento, a fare un passo indietro e a limitare al massimo gli esuberi».

Parte da lontano Olivi. Da quando, a fine 2009, fu sottoscritto tra Marangoni e Provincia l'accordo di lease-back, valido fino al 2013, in base al quale, in sintesi, a fronte dell'intervento finanziario di Trentino sviluppo che ha sborsato 40 milioni e 900 milioni di euro per l'acquisizione dell'immobile aziendale, sono stati salvaguardati i livelli occupazionali fino allo scorso anno, con una discesa progressiva, fino a 300 occupati (ora sono 365) nel triennio 2011-2013. Sede industriale che, è bene ricordarlo, sarà riceduta alla società con un leasing di 18 anni.

«Parliamoci chiaro - attacca Olivi - Nel 2009 la Marangoni aveva annunciato un taglio significativo dei dipendenti: una settantina. Ed era in dubbio la sopravvivenza dell'unico polo industriale trentino che possiamo definire multinazionale. Non era uno scenario di ristrutturazione ma c'era il rischio che, almeno in termini strategici, la Marangoni si defilasse».

D'accordo. E la Provincia ha allargato i cordoni della borsa. «Non riduca a questo l'operazione. Siamo riusciti a definire, in una situazione difficile, un compromesso di alto livello nel quale a Rovereto si è concentrato il core business del gruppo, la realizzazione di un centro di ricerca e sviluppo e precise clausole sull'occupazione. Senza il lease-back ho fondati motivi di pensare che oggi la presenza della Marangoni a Rovereto sarebbe solo marginale».

Si, però, facendo l'avvocato del diavolo, vallo a spiegare che, a fronte di un esborso di oltre 40 milioni da parte di Trentino sviluppo, per quanto rientranti nel tempo, adesso si licenzia. «Non mi sottraggo alla domanda. E dico che, a fronte di un momento che continua ad essere difficile, la Provincia chiede alla Marangoni uno sforzo ancora maggiore rispetto a quanto è stato codificato negli atti».

Cioè? «Vado oltre l'accordo e dico: tenendo conto delle risorse che la Provincia ha messo a disposizione dell'azienda, chiedo alla Marangoni di limitare al massimo gli esuberi. Non è compito dell'ente pubblico mettersi in mezzo nella trattativa tra azienda e sindacati ma quello che faccio è un invito strettamente politico. Insomma, a chi è stato dato un po' di più, a chi è stato significativamente aiutato, in una fase di grande preoccupazione per la coesione sociale, penso che si possa richiedere qualcosa di più. Rinegoziando con il sindacato e riducendo al massimo il sacrificio delle persone».

C'è un altro aspetto. Gli accordi prevedono anche che, a fronte di un'eventuale ripresa ci siano gli strumenti per favorire l'allagamento della base occupazionale? Perché, sa, per usare un'immagine: il rischio-benzina è sempre dietro l'angolo, cala il prezzo del barile ma alla pompa si paga sempre di più. «Gli accordi si fanno in due. E, visto che la Marangoni ha preannunciato la volontà di accedere agli strumenti messi a disposizione dalla Provincia per sostenere la ricerca e lo sviluppo, sarà in quella direzione, attraverso accordi negoziali, che si potrà ridefinire anche un nuovo quadro occupazionale una volta accertati segnali di sviluppo e crescita».

Sulla Marangoni, e comunque il quadro occupazionale cittadino e di valle, interviene il consigliere comunale dei Civici Paolo Farinati che chiede all'amministrazione la mappa della situazione in città. Invece, Francesco Porta, segretario provinciale di Rifondazione comunista, tuona: «A pagare sono sempre i soliti noti, i ceti sociali più deboli».













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