sanità

Mancano pediatri, riaperto il concorso

Solo 7 domande, ma negli ospedali di valle ne servirebbero 24. Più numerose le candidature di ginecologi e anestesisti


di Andrea Selva


TRENTO. Non è stato il disastro che molti medici si attendevano, ma ugualmente il concorso per l’assunzione di personale medico a tempo indeterminato al servizio dei punti nascita degli ospedali delle valli trentine (Arco, Cavalese, Cles e Tione) è partito con qualche difficoltà. Il problema riguarda i medici specializzati in pediatria-neonatologia: le domande presentate all’azienda sanitaria entro il 30 dicembre scorso (quando scadeva il termine) sono state appena 7, mentre per far funzionare i quattro punti nascita 24 ore su 24, secondo gli standard minimi richiesti dall’accordo Stato-Regioni servirebbero 24 pediatri (6 per ogni ospedale). Molto più numerose le domande per gli altri posti disponibili: 34 domande da parte dei ginecologi e 19 domande presentate dagli anestesisti-rianimatori.ù

Il risultato? Per quanto riguarda il concorso dei pediatri non è stato raggiunto il numero minimo di domande che l’azienda sanitaria riteneva indispensabile per far partire il concorso e quindi le ipotesi sono due: riaprire i termini di presentazione delle domande oppure far partire una nuova procedura di selezione. Andranno avanti nel frattempo le procedure concorsuali per i ginecologi e gli anestesisti.

E’ comunque soddisfatto l’assessore Luca Zeni che ricorda come il numero di domande giunte sia comunque superiore alle aspettative pessimistiche che gli addetti ai lavori avevano nel momento in cui è stato bandito il concorso: «Significa che la nostra sanità è attrattiva. Andiamo avanti con le procedure di ginecologi e anestesisti e nel frattempo risolveremo il problema dei pediatri, che è il punto debole di questa situazione e non solo in Trentino. Nella gestione del personale i tecnici dell’azienda sanitaria sapranno comunque individuare soluzioni possibili per far fronte a questa situazione con flessibilità».

Nei quattro bandi di concorso dell’azienda sanitaria (uno per ogni ospedale di valle con punto nascita) non è indicato il numero di posti disponibili perché - come fanno sapere in azienda - le reali esigenze della sanità trentina saranno evidenti durante le fasi concorsuali: molti medici infatti hanno presentato domanda per più ospedali e quindi non è possibile stabilire a priori le necessità di ogni singola struttura. Ma il calcolo di 24 pediatri è immediato calcolando che per garantire ogni giorno una presenza 24 ore su 24 è necessario un organico di sei professionisti. E’ chiaro a tutti, inoltre, che non sarà una selezione particolarmente “agguerrita” ed è evidente che l’ospedale di Tione, almeno dal punto di vista dei medici, è il meno attrattivo.

Il concorso si è reso necessario per l’entrata in vigore - in novembre- delle nuove norme, in linea con i principi europei, sul riposo dei medici, con un’organizzazione dei lavoro che richiede - a parità di servizi - un aumento degli organici. Nel frattempo prosegue l’organizzazione di emergenza dell’azienda sanitaria che prevede il trasferimento a Trento o Rovereto (anche in elicottero) delle madri che si avvicinano al parto in orario notturno o durante il fine settimana.

 













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