Lotta ai tumori: nasce in Trentino l'unità di senologia clinica e screening

Il reparto seguirà la diagnostica approfondita (mammografia, ecografia, visita, lettura in doppio cieco e esame citologico/istologico) per i casi che richiedono uno studio più accurato e per quelli di follow up ovvero delle donne che hanno già seguito una terapia per neoplasia



TRENTO. Alla vigilia della discussione in consiglio provinciale della nuova riforma del sistema sanitario arriva la nuova Unità Operativa di Senologia clinica e di screening mammografico della Azienda sanitaria. E la filosofia che sta alla base è la stessa della nuova legge di riordino: centralizzare la diagnostica approfondita. Insomma, l’organizzazione del futuro è già arrivata.
Via libera, dunque, dall’Unione europea e dall’assessorato provinciale alla nuova Unità operativa di Senologia clinica e screening mammografico di Trento e Rovereto. Qui si concentrerà la diagnostica approfondita (mammografia, ecografia, visita, lettura in doppio cieco e esame citologico/istologico) per i casi che richiedono uno studio più accurato e per quelli di follow up ovvero delle donne che hanno già seguito una terapia per neoplasia. Per gli screening periodici (raccomandati per la fascia di età tra i 50 e i 70) e per le donne asintomiche, cioè coloro che si presentano spontaneamente, sono sempre valide le strutture di riferimento distrettuali. Perché allora centralizzare? «La riforma intende coniugare la parità di accesso con la garanzia di qualità. Vale a dire che al di là del comune di residenza ogni donna in Trentino deve poter accedere al centro di diagnostica specializzata in cui opera la stessa equipe di medici e tecnici selezionati in base alle linee guida dell’Ue nel settore senologico», ha affermato l’assessore alle politihe per la salute Ugo Rossi. In sostanza ci si dovrà spostare, solo nella necessità di ulteriori livelli di approfondimento. A volerlo non è solo la «filosofia» del sistema socio-sanitario, ma una direttiva europea emanata dall’Eusoma (European society of breast and cancer specialist) che ha definito nel 2006 gli standard qualitativi di una unità dedicata alla diagnosi e alla terapia del tumore della mammella. In sintesi questa struttura per essere idonea e con uno standard di qualità a livello internazionale nel giro di un anno deve avere: un volume di 150 nuovi tumori, chirurghi specializzati con 50 casi di cancro al seno al loro attivo, tecnici radiologi che hanno analizzato almeno 1000 mammografie. Sulla base di questa direttiva l’Aazienda sanitaria ha iniziato nel 2008 una fase pilota di riorganizzazione dell’attività delle strutture distrettuali. Dall’analisi dei risultati è emersa la necessità di far convergere il coordinamento e l’attività di senolgia Clinica per pazienti sintomatiche e in follow up esclusivamente sul personale medico dell’Unità di Senologia clinica e Screening mammografico di Trento secondo il seguente modello: le pazienti sintomatiche vengono seguite soltanto nella sede di Trento o Rovereto da un Radiologo senologo di Trento per la lettura della mammografia, la visita clinica, l’esame ecografico e eventualmente per il prelievo citologico/istologico. Le pazienti per pregresso carcinoma nei due centri avranno diritto alla visita e all’esame mammografico ed ecografico













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