Loppio, dopo la grandinata compromesso il raccolto di mele

Gravi danni anche ai vigneti. Anticipati i tempi per la vendemmia prima che l’uva marcisca Preoccupati i titolari dell’azienda Raffaelli: «Non recupereremo nulla, la frutta ormai è da buttare»


di Michele Stinghen


MORI. Saranno due giorni di vendemmia intensa, a Loppio: dopo la grandinata i contadini devono fare in fretta a raccogliere l'uva, prima che questa marcisca. La zona colpita, se non altro, è coltivata ad uve bianche, ormai quasi del tutto mature, e la cantina Colli Zugna deve solo anticipare di qualche giorno la vendemmia. Nessuna consolazione invece per l'azienda Raffaelli: quasi tutto il raccolto di mele è compromesso. La grandine domenica è durata circa venti minuti. I chicchi, del diametro di circa un centimetro, sono caduti inizialmente senza essere accompagnati da pioggia. La grandinata ha interessato un'area di circa venti ettari, a est di Loppio. Ha schiantato al suolo diversi grappoli d'uva e le foglie delle vigne. Alla cantina di Mori Colli Zugna fanno buon viso a cattivo gioco. «Per fortuna a Loppio i vigneti sono in maggioranza coltivati a uva bianca, varietà per la quale la vendemmia era giù aperta da qualche giorno - commenta il direttore, Luciano Tranquillini -, per lo più è pinot grigio, che avremmo incantinato entro l'inizio della settimana prossima». Da oggi invece parte una corsa contro il tempo: giù tutto al più presto, prima che i colpi della grandine facciano sentire i loro effetti sulla qualità dell'uva. La produzione sarà inferiore, ma i coltivatori dovranno fare i conti anche con i danni alle piante. «Nessuna foglia è rimasta integra in quelle zone - continua Tranquillini - e le piante sono state danneggiate, se ne risentirà anche l'nel 2013. Dovremo raccogliere tutto in due giorni; si perderà qualche grado zuccherino, ma riusciremo comunque a incantinare. Se la grandine fosse arrivata solo una settimana fa, era perduta: non avremmo avuto la gradazione sufficiente». Poche consolazioni invece per chi coltiva mele. A Loppio è attiva l'azienda Raffaelli, sei ettari e mezzo di meleto con diverse qualità di mele, destinate alla vendita diretta. La raccolta sarebbe iniziata a giorni, ma ora resta poco da salvare. Desolata Irma Raffaelli: «Un peccato, con una grandinata così vicina alla raccolta non si recupera nulla. La vendita quest'anno sarà molto ridotta».













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