Lei vuole vivere «da occidentale» il padre la picchia

Violento litigio in una famiglia di pakistani bloccato dall’intervento dei carabinieri. Lei ora è in una comunità



TRENTO. Lei ha 19 anni. Le sue origini, le origini della sua famiglia sono in Pakistan ma lei è cresciuta in Occidente, in Trentino. E ha un’età in cui è considerato normale «ribellarsi» contro i genitori. Ma il suo desiderio di avere maggior libertà, dal padre veniva letto come la volontà di essere più «occidentale». Ed era su questo che i due litigavano. E non poco. Fino a giovedì quando il confronto si è trasformato in violenza e sono dovuti intervenire i carabinieri per bloccare - e denunciare - l’uomo e portare in ospedale la ragazza e uno dei sui fratelli che era intervenuto per difenderla. Ora lei ha chiesto di essere affidata ad una comunità protetta per non dover tornare nella casa dove è cresciuta.

Siamo in Valsugana dove l’uomo, quasi 50enne, vive con la moglie e i suoi nove figli. Fra questi c’è la ragazza di 19 anni con la quale i rapporti sono tesi da tempo. I due litigano, anche in maniera aspra, con una certa frequenza come è stato appurato dai carabinieri. Secondo il padre lei gli manca di rispetto, vuole essere troppo libera. Giovedì, però, le cose sono peggiorate. Era quasi mezzogiorno quando è arrivata la chiamata al 112: alcuni vicini di casa erano preoccupati per le urla che arrivavano dall’appartamento della famiglia pakistana. Dove il padre avrebbe prima picchiato la ragazza e poi l’avrebbe minacciata - di morte - con una forbice da sarto. A pagare le conseguenze dello scatto d’ira anche il figlio undicenne che si era mosso a difesa della sorella e che è stato buttato a terra dal padre. L’arrivo dei carabinieri evita che le cose peggiorino. Il padre viene denunciato per minacce e lesioni e la forbice viene sequestrata. I due figli vengono portati al Santa Chiara ma per fortuna hanno solo qualche contusione e piccoli traumi. La ragazza conferma che i litigi sono frequenti ma specifica anche che è la prima volta che suo padre passa alle vie di fatto. Chiede però di non dover fare ritorno a casa, chiede di essere accolta in una struttura terza dove, probabilmente, vorrà riconquistare un po' di serenità. Lui invece è con la sua famiglia. Ha spiegato di essersi arrabbiato perché stava riposando e i rumori dei suoi figli gli avevano dato fastidio.

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