Legge sui vitalizi, Rossi sotto accusa «Invade il campo»

Viola: «A un metro dal traguardo rischia di far saltare tutto» Manica (Pd) agli ex: «Favoriti, ora senso di responsabilità»



TRENTO. «Se ognuno facesse il suo mestiere sarebbe meglio. Qui a un metro dal traguardo si rischia di compromettere tutto». Walter Viola, membro dell’Ufficio di presidenza del consiglio regionale, avverte il presidente della giunta Ugo Rossi, che lunedì ha inviato al presidente del consiglio Diego Moltrer una bozza di disegno di legge sui vitalizi. Una mossa che Viola considera un’invasione di campo e che sta creando qualche fibrillazione in vista dei prossimi appuntamenti: lunedì prossimo è convocato l’Ufficio di presidenza, dove Moltrer è atteso a sua volta con un’ipotesi di testo di legge, il 22 maggio è in programma la commissione regionale che ha all’ordine del giorno il tema vitalizi.

Rossi nel mirino. Se nella maggioranza l’iniziativa di Rossi, per altro annunciata già la scorsa settimana, viene considerata un contributo all’avanzamento dei lavori verso il varo di un disegno di legge, nell’opposizione c’è chi storce il naso. «In consiglio regionale la maggioranza ha 42 voti su 70 e ad oggi non c’è ancora un disegno di legge depositato», rileva il consigliere della Civica Rodolfo Borga. «Chi li frena? La verità è che se la cantano e se la suonano». Per la capogruppo del M5S Manuela Bottamedi «la lungaggine è frutto di una mancata compattezza dentro la maggioranza». Ma è Walter Viola (Pt) il più duro con il presidente della giunta regionale: «La strada è incanalata, io ritengo che entro luglio si possa arrivare ad un disegno di legge. Ma qui ognuno dovrebbe fare il proprio mestiere. O sennò si dica che chi vince le elezioni decide tutto. Il presidente Rossi prima ha nominato gli esperti, poi ha inviato un documento con le linee guida, adesso ci dà anche il testo di legge. Tra un po’ ci manderà anche gli emendamenti...». «Da quando sono in consiglio, e sono più di dieci anni - rimarca Viola - non ho mai visto un tale protagonismo, c’è sempre stato rispetto per l’aula che ha due istituti, l’Ufficio di presidenza e la conferenza dei capigruppo. Il presidente della giunta è il presidente di una maggioranza, si occupi dei problemi che attanagliano la Provincia, non vorrei che i vitalizi fossero un alibi per non occuparsi del resto». «Se vuole trasformare una proposta politica trasversale in una di maggioranza, Rossi ci sta riuscendo. Non rispettare la forma è pericoloso».

Rossi: «Dalla giunta un contributo». Da parte sua, il presidente della giunta smorza le polemiche: «Sono convinto che i capigruppo faranno una proposta organica usando anche il contributo della giunta regionale che, lo ricordo, è la giunta del Trentino Alto Adige e non del Kirghizistan», commenta tagliente. Il pressing di Rossi sul tema vitalizi del resto non è mai stato nascosto: «Se siamo seri - ha ripetuto più volte - il 22 maggio dovrà esserci un testo di legge».

Manica avverte gli ex: «Palesemente favoriti». Possibile che già entro lunedì prossimo, data dell’Ufficio di presidenza, il presidente del consiglio Moltrer incontri l’associazione degli ex consiglieri, che per bocca del neopresidente Franz Pahl hanno già minacciato apertamente il ricorso contro la nuova legge: «I sacrifici li abbiamo già fatti, faremo valere i nostri diritti acquisiti». Minacce che al momento non sembrano frenare la maggioranza. Alessio Manica, capogruppo del Pd, giudica «folli» le dichiarazioni di Pahl: «Una posizione indifendibile, che ci fa dire noi andiamo avanti. L’attualizzazione dei vitalizi è stata fatta a tassi talmente agevolati che non credo gli ex consiglieri possano rivendicare una particolare generosità da parte loro. La verità è che sono stati palesemente favoriti e oggi non possono far finta di vivere su un altro pianeta». Per Manica «con gli ex va aperto un tavolo»: «Confido che, più della conservazione della specie, prevarrà un senso di responsabilità collettiva. Ne va della credibilità nostra e di chi verrà dopo di noi. Non possiamo lasciare macerie».

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