Lavoro, Trentino salvo dalla crisi

Istat: tasso di disoccupazione al 13% su scala nazionale Ianeselli (Cgil): «Ma in provincia aumentano le assunzioni»



TRENTO. Il Trentino è in controtendenza: dal mercato del lavoro arrivano segnali positivi, discordanti da quelli nazionali diffusi ieri dall’Istat. Nella penisola infatti sale ancora il tasso disoccupazione a marzo: dopo i cali registrati a dicembre e a gennaio e la lieve crescita a febbraio, il dato calcolato dall’Istat è cresciuto di altri 0,2 punti percentuali, arrivando al 13,0%. Si tratta del livello più alto dal 13,2% di novembre scorso. I senza lavoro, aumentano su base mensile dell’1,6% (+52 mila). Nei dodici mesi il numero di disoccupati è cresciuto del 4,4% (+138 mila) e il tasso di disoccupazione di 0,5 punti.

Per il Codacons la crescita del numero di disoccupati dal periodo pre-crisi ad oggi è allarmante: «Il tasso di disoccupazione è passato infatti dal 6,1% del 2007 al 13% di marzo 2015; ciò significa che il numero di cittadini senza occupazione è più che raddoppiato nell’ arco di pochi anni, passando da 1.506.000 disoccupati del 2007 ai 3.302.000 di novembre, ossia 1.796.000 disoccupati in più per effetto della crisi che ancora perdura nel nostro paese».

In Provincia, come detto, il panorama cambia. Nel primo bimestre 2015 - gennaio e febbraio - le assunzioni totali sono state 14.227, ovvero 1.518 in più (+ 11,9%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente: di queste 14 mila, 7.743 riguardano donne (+5,9%) e 6.484 uomini (+20,2%). Si conferma innanzitutto la crescita delle assunzioni con contratto a tempo indeterminato: +545, pari ad un + 35,9% rispetto allo stesso periodo del 2014, per un totale di 2064 assunzioni nel bimestre.

Non cresce però soltanto il tempo indeterminato. Il contratto di somministrazione (di durata brevissima) registra 303 assunzioni in più rispetto al primo bimestre del 2014 (+16%), il resto del tempo determinato più 699 assunzioni (+ 8,7%), mentre l'apprendistato registra un aumento di 43 assunzioni, pari a un + 9,7%. Infine, nel primo bimestre di quest'anno crescono le posizioni lavorative: il saldo occupazionale (il rapporto tra assunzioni e cessazioni) risulta essere di +1.251, rispetto a quello che nello stesso periodo del 2014 era un saldo negativo, sia pure di 33 unità.

«È chiaro che siamo preoccupati per la disoccupazione che anche in Trentino dopo la crisi viaggia attorno al 7%», conferma Franco Ianeselli, della segreteria Cgil. «Ma oltre che al dato sulla disoccupazione occorre soprattutto guardare al tasso di occupati e su questo fronte c'è una tenuta. In questo momento è importante l'aumento della dinamica delle assunzioni rilevata nei primi mesi dell'anno, con una crescita delle assunzioni a tempo indeterminato. Siamo convinti che servano politiche per la crescita, e questo significa politiche di contesto per favorire l'innovazione, che investano sulla ricerca e sulla formazione. Stiamo lavorando per migliorare la delega sugli ammortizzatori sociali e da parte della Provincia serve uno sforzo in più sulle politiche attive per accompagnare le persone nel passaggio da un lavoro ad un altro».

Qualcosa si sta muovendo, anche grazie ai nuovi strumenti mirati a dare ossigeno al mercato del lavoro. Una decina di giorni fa è stato firmato il primo contratto di apprendistato per il percorso C della Garanzia Giovani, ovvero il percorso scuola-lavoro. Un percorso che vede una forte partnership tra l'azienda che ha offerto il contratto, Graziadei surgelati di Sarche- Calavino, lo studente-lavoratore e il Cfp Veronesi di Rovereto che quest'anno gestisce i percorsi di diploma tecnico per l'automazione industriale.













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