Lavoro, disoccupazione al 3,6%



TRENTO. Il tasso di disoccupazione in Trentino nel 2009, in pieno effetto della crisi, passa dal 3,3% del 2008 al 3,6% del 2009, mentre il Nord-Est e l'Italia presentano rispettivamente il 5,4% e l'8,3%. Sono dati emersi dal 25/o Rapporto sull'occupazione in Provincia di Trento.

Il mercato del lavoro in Trentino non è stato tuttavia caratterizzato dall'interruzione del ciclo espansivo dell'occupazione, che è solo rallentato. I lavoratori rispetto al 2008 sono aumentati, ma questo aumento non è sufficiente ad assorbire i nuovi ingressi nell'area del lavoro o a ricollocare tutti quelli che nel frattempo hanno perso il lavoro. Nel 2009 il prodotto interno lordo italiano è sceso di cinque punti percentuali mentre il Trentino scende del 3,3%, decisamente inferiore al -5,6% del Nord-Est. I più toccati dalla congiuntura economica negativa risultano i lavoratori di sesso maschile: aumentano di 500 unità i maschi in cerca di lavoro.

L'occupazione femminile registra un incremento di 1.700 unità, dovuto essenzialmente alla diversa risposta alla crisi del secondario e del terziario. Infatti l'88% delle donne risultano occupate in questo settore. Complessivamente per le femmine il tasso di disoccupazione sale dal 4,5% del 2008 al 4,6% ed il tasso di occupazione dal 57,7% al 58,1%. Per i maschi la disoccupazione varia dal 2,4 al 2,8% e l'occupazione dal 75,5% al 75,0%.

"I dati più preoccupanti riguardano l'occupazione giovanile - ha affermato il presidente dell'agenzia del Lavoro di Trento Michele Colasanto - che si attesta al 14%, tuttavia sempre contenuta rispetto al 30% del resto d'Italia, anche se maggiore di quella tedesca e olandese (8%) ma di gran lunga inferiore al 43% della Spagna".













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