Lavis, le idee per il parco dei giovani progettisti

Domani nel corso di una serata le 12 proposte saranno illustrate dagli autori Poi la premiazione di quella ritenuta più significativa dalla commissione


di Daniele Erler


LAVIS. Giovani in cerca d’idee, con suggerimenti che potrebbero servire pure per la politica. Domani sera, alle 20.30 all’Auditorium di Lavis, si terrà un incontro pubblico. Tema della serata è il futuro del parco urbano di via dei Colli, inaugurato nel 1983, e che – a sentire più voci – meriterebbe una riqualificazione. Se quest’esigenza è avvertita in maniera diffusa (per rendersene conto, è sufficiente parlare con chi il parco lo frequenta), più difficile è riuscire a capire come poter agire. Soprattutto in un momento in cui i soldi scarseggiano, e bastano appena per l’ordinaria amministrazione.

La Consulta dei giovani, di concerto con il consiglio comunale, ha pensato così di sfruttare la creatività e l’entusiasmo dei propri coetanei. Ha lanciato un concorso d’idee, rivolto a giovani progettisti, a cui è stato chiesto di proporre metodi innovativi per ripensare il parco. Tenendo ben presente, appunto, la necessità di limitare le spese. Di per sé l’iniziativa ha ottenuto un certo interesse, anche per il metodo utilizzato. In municipio sono arrivati 12 progetti, tutti ideati da giovani fra i 16 ed i 27 anni. Nella serata di domani i protagonisti saranno proprio loro: i ragazzi che hanno aderito all’iniziativa. Ognuno avrà cinque minuti a disposizione, per presentare ai lavisani le proprie idee. I progetti saranno poi esposti in una mostra, nella sala studio della biblioteca, che rimarrà aperta sabato e domenica (dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18). Ci sarà anche la premiazione del progetto che un’apposita commissione ha ritenuto come il più significativo. È quello proposto da un gruppo capitanato da Alessandro Botteon, e composto anche da Matteo Maria Palumbi, Andrea Ronchi, Tommaso Satanbrogio e Federico Zambello. La loro proposta mira a rendere il parco fruibile l’intero anno, con una serie di accorgimenti che lo possano rendere attrattivo pure d’inverno.

Al di là di questo, la serata potrebbe rappresentare l’inizio di un dibattito più ampio. Perché le idee dei giovani sono per ora solo su carta, per farle diventare realtà serve la condivisione da parte della politica. Il tema, in altre parole, potrebbe essere ripreso nei prossimi mesi, durante la campagna elettorale. «Noi non siamo un organo strettamente politico», precisa la presidentessa della Consulta dei giovani, Caterina Pasolli (22 anni). «Però pensiamo che le idee che abbiamo raccolto siano buone, e per molti aspetti. Per questo nulla vieta che poi possano essere condivise, magari in maniera trasversale, da chi si proporrà per governare Lavis. Sarebbe un bel segnale, anche per dare più peso al ruolo della Consulta dei giovani». Il metodo del “concorso d’idee” non è del tutto innovativo, ma quello dei giovani potrebbe essere un primo esperimento, per portare anche a Lavis strumenti di maggiore partecipazione, nelle scelte che coinvolgono l’intero paese.













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