Lavis, chiude anche Foto Fontana

Bottega storica, era aperta dal 1929. Giù anche le serrande di “Nian” e “La casa della Lana”


di Daniele Erler


LAVIS. Entro la fine dell’anno altre serrande si abbasseranno a Lavis. Oggi chiuderà definitivamente “La casa della Lana”, merceria di via Matteotti. A fine anno chiuderà anche “Foto fontana” (bottega storica del paese). Ha già chiuso, dopo 15 anni di attività, la profumeria “Il bello delle donne”, sempre di via Matteotti. Ieri ultimo giorno di attività anche per la cartoleria “Nian” che aveva aperto nel 2012. Se si considerano tutti i punti vendita del paese che hanno chiuso negli ultimi anni, sono sempre meno gli esercizi commerciali che a Lavis sopravvivono alla crisi economica o al tempo che passa. Maria Nives Moser è titolare del “Foto Fontana”, negozio di fotografia di via 4 novembre, con quasi novant’anni di attività. «Sono due anni che ci penso e provo ad andare avanti – spiega con un filo di voce che tradisce la commozione –. È stata una decisione sofferta, non avrei voluto prenderla io. Del resto, stare qui, chiudere la sera e vedere che non ci sono stati guadagni: non si può continuare così». Un addio con l’amaro in bocca. «Io dico che nessuno è profeta nella sua patria. Io sono orgogliosa delle mie origini lavisane, ma il rapporto con il paese è stato sempre difficile. Negli ultimi anni è peggiorato». Un tempo via 4 novembre era il cuore pulsante del borgo; la via su cui si affacciavano gli artigiani. Ora non è più così. «Ultimamente ci sentiamo dimenticati – si sfoga Moser –. Nessuno s’interessa a noi, non ci sono parcheggi, neppure so chi è l’assessore al commercio. Mi son sentita dimenticata anche dalla gente di Lavis». Il resto lo ha fatto l’avvento del digitale. L’abbandono del rullino. L’artigianalità della fotografia. Il fatto che ormai i negozi di fotografia sono ovunque in crisi, nei paesi ancora di più.

La storia del “Foto Fontana” parte nel 1929, da Giuseppe Fontana, nonno dell’attuale titolare. «Erano anni d’oro. Era il fotografo più conosciuto a Lavis, e tutte le figlie facevano lo stesso lavoro». Il negozio è stato poi rilevato da Rita, figlia di Giuseppe, con il marito Vittorio Bonvecchio. Nel 1986, finite le scuole superiori, Maria Nives ha iniziato a collaborare al negozio come dipendente, divenendo poi titolare nel 2006, quando Rita è andata in pensione. Gli ultimi dieci anni sono stati i più difficili. Fino alla decisione i di chiudere.

Intanto ieri ultimo giorno di attività per Nian, la cartoleria aperta nell’estate del 2012 nel passaggio Lona. «Sono diventata mamma nel 2014, non riuscivo più ad andare avanti: ho scelto la famiglia – spiega Annalisa Nicolodi, la titolare –. Questo periodo è stato impegnativo, ma ho anche avuto tante soddisfazioni. Da trentenne di Lavis, il dispiacere più grande è vedere che non ci siano più giovani a Lavis che vogliano rischiare e aprire un’attività: è un peccato, perché così il paese rischia di morire».













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